Fiamme e fumo che si sono rapidamente propagati in diversi piani dell’ospedale. Notte di terrore nel nosocomio di Tivoli, alle porte di Roma, per un incendio divampato intorno alle 23 di ieri sera. I vigili del fuoco hanno lavorato diverse ore per domarlo e, assieme a polizia e carabinieri, per mettere in salvo le persone ricoverate. Il bilancio è di tre morti e circa 200 pazienti evacuati. Le vittime sono tre anziani. Estratto il corpo di una quarta persona che sembra fosse morta già prima che scoppiasse il rogo. Per chiarire le cause dei decessi è stata comunque disposta l’autopsia. La Procura ha aperto un fascicolo e il pm di turno ha effettuato un sopralluogo sul posto.
Dalle prime verifiche dei pompieri sembrerebbe che l’incendio possa essere partito da alcuni rifiuti che si trovavano nel retro della struttura a un piano interrato e si sia poi diffuso all’interno coinvolgendo diverse aree come la radiologia, il pronto soccorso e l’obitorio. Gli accertamenti vanno avanti per ricostruire con esattezza tutte le fasi e sul funzionamento del sistema antincendio. Ed è ancora tanta la paura tra chi è riuscito a scappare dalle fiamme. “Ero al pronto soccorso – ricorda Paolo Gabrielli, uno degli evacuati -. Ho sentito la puzza di plastica bruciata e sono uscito fuori. E’ saltata la corrente, quindi scappavamo grazie alle luci di emergenza anche se si vedeva poco. Sono stati momenti di panico. Oltre alle barelle ci si affrettava come si poteva e alcuni malati venivano portati anche a braccio”. Allestita per l’emergenza la palestra comunale Maramotti dove sono stati sistemati dei lettini per assistere i malati in attesa dei trasferimenti.
All’esterno, dalle prime ore del mattino, c’è un via vai di familiari arrivati per avere notizie. E monta la rabbia tra chi ha saputo che non rivedrà più il suo caro. “Vogliamo chiarezza sulle cause della morte di nostra madre – dicono i parenti di Giuseppina Virginia Facca, una delle vittime -. Ci hanno detto che è morta nel momento in cui è scoppiato l’incendio, ma non per il fumo. Lei aveva 84 anni e un problema ai polmoni, era stata nuovamente ricoverata tre giorni fa al terzo piano. Noi vogliamo la verità. Abbiamo appreso della sua morte da un notiziario locale”.
A recarsi sul posto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che in merito al funzionamento del sistema antincendio ha sottolineato: “Dobbiamo capire quello che è accaduto e come si sono propagate le fiamme. La polizia scientifica darà l’esito e le valutazioni, per capire quale sia la natura, come ciò sia potuto succedere”. Il governatore è giunto davanti all’ospedale, dove ha incontrato i vertici della Asl assieme al prefetto di Roma, Lamberto Giannini. “Sono stati momenti caotici, questo non doveva accadere – ha aggiunto Rocca -. Cercheremo di capire le cause e trovare le soluzioni. Il pronto soccorso dell’ospedale è distrutto. Ci vorranno settimane”. La premier Giorgia Meloni ha espresso “profondo cordoglio” ai familiari delle vittime.