a.c.) Il Catania si è riStretto. Lo slancio della gestione Lucarelli si arena a Messina. La prima sconfitta del nuovo corso matura in un derby di scarsi contenuti tecnici, male interpretato dai rossazzurri che perdono un’occasione d’oro per accorciare sulle prime in classifica in un turno di campionato in cui le prime sei si affrontavano in tre scontri diretti.
Il turnover anticipato pensato in vista dei quarti di Coppa Italia non paga, ma non sono solo le rotazioni a lasciare perplessi. Il Catania delude non riuscendo a sviluppare una manovra fluida e non trovando mai il cambio di passo.
Schierata con Livieri in porta al posto di Bethers, Mazzotta laterale sinistro con Castellini dirottato a destra in difesa, Zanellato in mediana accanto a Quaini e Dubickas ancora titolare al centro dell’attacco (Sarao, in partenza, non è neppure in panchina), la formazione etnea non ingrana, gioca sotto ritmo, non sfonda sugli esterni e, come troppo spesso accade, non punge.
I rossazzurri ci provano nel primo tempo con una buona combinazione, una delle poche del match, tra Dubickas e Marsura conclusa da un tocco debole dell’esterno sinistro, sbilanciato da Frisenna al momento del tiro, che Pacciardi neutralizza spazzando nei pressi della linea, e con un colpo di testa di Deli (foto Catania Fc Facebook), imbeccato da un traversone di Chiricò, con palla sulla traversa e inzuccata da due metri di Dubickas a infrangersi sul corpo (forse con l’aiuto del braccio) di Pacciardi a porta sguarnita. Anche il Messina ha la sua occasione, complice una smanacciata non proprio sicura di Livieri su colpo di testa di Manetta, ma Ragusa non inquadra la porta da posizione favorevole.
Tra un errore e l’altro, la partita non decolla. Il Messina, però, capisce di doversi misurare con un avversario non in serata e nella ripresa si fa avanti con maggiore coraggio. Ragusa, decisamente poco ispirato, buca due conclusioni nel cuore dell’area, ma a 20′ dalla fine è un errore di Silvestri in disimpegno a spianare la strada ai giallorossi: il nuovo entrato Zunno intercetta un passaggio orizzontale verso Mazzotta, accelera e sull’uscita di Livieri riesce a far pervenire in qualche modo il pallone a Emmausso, che trova il pertugio giusto per realizzare il gol dell’ex.
Una mazzata per il Catania, confuso e senza idee. I rossazzurri, che dopo l’intervallo si erano resi pericolosi solo con una girata di Dubickas su traversone basso di Castellini (pronto Fumagalli in tuffo), non trovano linee di passaggio e soluzioni offensive per rimettere in equilibrio la partita. Non servono gli ingressi di De Luca e Di Carmine, è piuttosto il Messina a sfiorare il raddoppio con un destro da fuori di Zunno che lambisce il palo.
Il Catania perde partita e occasione di accorciare sulle prime. Mercoledì sera al Massimino arriva il Pescara di Zeman per i quarti di Coppa Italia di Serie C da giocare in gara secca. Molto meglio di così, se si vuole sperare di superare il turno.
MESSINA-CATANIA 1-0
MESSINA (4-3-3): Fumagalli; Salvo, Manetta, Pacciardi, Ortisi; Frisenna, Franco (15′ st Scafetta), Firenze; Ragusa, Plescia (15′ st Zunno), Emmausso. In panchina: De Matteis, Di Bella, Darini, Ferrara, Lia, Tropea, Buffa, Villani, Giunta, Santoro, Cavallo, Zammit, Luciani. Allenatore: Modica
CATANIA (4-2-3-1): Livieri; Castellini, Curado, Silvestri, Mazzotta; Quaini (15′ st Zammarini), Zanellato; Chiricò (32′ st Chiarella), Deli (28′ st De Luca), Marsura (15′ st Bocic); Dubickas (28′ st Di Carmine). In panchina: Bethers, Albertoni, Lorenzini, Rapisarda, Maffei, Bouah, Rizzo, Rocca, Sarao, Popovic. Allenatore: Lucarelli
ARBITRO: Virgilio di Trapani
RETE: 25′ st Emmausso.
NOTE: spettatori 8.855. Ammoniti: Franco, Manetta, Salvo, Emmausso, Frisenna, Chiarella, Firenze. Angoli: 8-5 per il Messina. Recupero: 2′; 10′.