CATANIA – Un nuovo colpo d’occhio di luce che aumenta la suggestione della Catania notturna, valorizzando lo straordinario patrimonio artistico, di una città sempre più meta di turisti. E’ il frutto dell’illuminazione delle facciate di altri quattro siti ecclesiastici di particolare pregio storico monumentale, operata dal sindaco Enrico Trantino, che ieri sera ha acceso in simultanea le luci artistiche a quattro chiese non ancora illuminate all’esterno: San Biagio in piazza Stesicoro, Sant’Agata al Carcere in piazza Santo Carcere, Sant’Arcangelo ai Minoriti in via Etnea e San Placido nell’omonima piazza.
Il nuovo piano di valorizzazione di edifici di pregio storico, artistico e monumentale è stato varato dal capo di gabinetto del sindaco Giuseppe Ferraro, utilizzando le risorse finanziarie della tassa di soggiorno e dunque senza gravare sugli equilibri del bilancio comunale. “Un modo proficuo e intelligente di investire le risorse della tassa di soggiorno – ha detto il sindaco Trantino – che rende la nostra Catania sempre più bella anche nelle ore serali. Già nei mesi scorsi avevamo illuminato la cattedrale, la Badia di Sant’Agata, via dei Crociferi e la Collegiata. Ora, con queste altre installazioni notturne, i turisti e i visitatori ma anche i cittadini catanesi potranno apprezzare al meglio le magnifiche risorse del nostro patrimonio artistico, un percorso virtuoso che ancora proseguirà con l’illuminazione di altri siti”.
A eseguire i lavori di installazione dei proiettori illuminanti nei quattro siti è stata l’azienda Enel Spazio X, che si è avvalsa di tecnici specializzati nel settore e della collaborazione degli uffici comunali dell’assessorato alle Manutenzioni e impianti elettrici retto da Giovanni Petralia, presente al momento dell’accensione. “Grazie a questo nostro intervento abbiamo sostituito gli apparecchi presenti adottando una illuminazione led di ultima generazione – ha commentato Simone Boaretto, responsabile dell’area di Delivery & Operations Sicilia di Enel Sole – in un intervento teso a illuminare le facciate di quattro chiese di Catania, valorizzando in questo modo edifici di pregio e ricchi di storia e permettendo allo stesso tempo l’adozione di una tecnologia che garantirà, nel futuro, un risparmio energetico consistente e un abbattimento dei costi di manutenzione”.