L’Etna si placa: stop alle fontane di lava

Quasi tre milioni di metri cubi di magma eruttati FOTO

CATANIA – Si è conclusa alle 21.35 circa di ieri l’attività di fontana di lava al Cratere di Sud-Est dell’Etna. A renderlo noto è l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo. L’attività eruttiva nel suo acme ha prodotto una colonna eruttiva alta sino a circa 6.000 metri sul livello del mare con una dispersione nei quadranti nord-orientali del vulcano; sono state ricevute segnalazioni di ricaduta di cenere negli abitati di Fiumefreddo di Sicilia, Calatabiano e Giardini Naxos. La fontana di lava è stata accompagnata da un’attività effusiva che ha messo in prodotto due flussi lavici che dal cratere di Sud-Est si sono propagati in direzione Sud ed Est. Dal punto di vista sismico, l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto i valori massimi intorno alle 20:30 circa, ha mostrato un chiaro trend in decremento e alle 22 circa ha raggiunto l’intervallo dei valori medi, dove tuttora permane.

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La presenza di cenere vulcanica, depositatasi a causa dei venti provenienti da sud sulla pista dell’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria, a seguito dell’attività eruttiva dell’Etna, ha reso necessario l’intervento di due spazzatrici stradali inviate dall’Anas. La cenere scaturita dall’attività eruttiva, sospinta dal vento, aveva infatti coperto anche la pista dell’aeroporto reggino precludendone l’operatività. Lo spazzamento della pista, iniziato nella notte, è già terminato e l’aeroporto è tornato operativo con il volo delle 10:30.

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