Sono gravi le condizioni di Alessandro Meluzzi, 68 anni, psichiatra e criminologo noto anche per essere di frequente ospite di trasmissioni televisive, per le sue posizioni spesso conservatrici che lo hanno fatto finire al centro di polemiche. Ieri pomeriggio ha avuto un malore mentre si trovava nel suo studio di Rimini ed è stato portato d’urgenza dal 118 prima all’ospedale riminese e poi al ‘Bufalini’ di Cesena, dove sarebbe stato sottoposto a un intervento chirurgico. Sulla sua pagina Facebook è apparso il messaggio “Preghiamo uniti” e un’immagine con preghiere alla Madonna. La situazione clinica, dopo l’operazione, sarebbe stabile.
Nato a Napoli, risiede in Piemonte ma ha mantenuto contatti con Rimini, città materna, dove ha uno studio professionale. Come criminologo è stato consulente della difesa di Rudy Guede, di Massimo Giuseppe Bossetti e di recente anche di Giovanni Padovani, il 28enne attualmente a processo a Bologna per l’omicidio dell’ex fidanzata Alessandra Matteuzzi. Proprio domani è in programma un’udienza in Corte di assise di Bologna, dove i periti dei giudici avrebbero dovuto rispondere anche alle sue argomentazioni, quando ha sostenuto l’incapacità di intendere e di volere dell’imputato. “Secondo me è un matto pericoloso. E se avesse intrapreso prima le terapie farmacologiche alle quali è sottoposto ora non saremmo arrivati a questo punto”, ha detto. I periti del tribunale hanno invece concluso in senso opposto.
Un passato in politica, è stato senatore tra il 1994 e il 2001, eletto con il Polo per le Libertà e Forza Italia, poi passato in seguito, tra l’altro, all’Unione democratica per la Repubblica di Francesco Cossiga, alla Federazione dei Verdi poi a un gruppo che aderì all’Udeur di Clemente Mastella. Ha fondato nel 2017 il partito anti islamizzazione, diventando presidente onorario. E’ anche diacono della Chiesa cattolica greco-melchita, ha lasciato il cattolicesimo per entrare nella Chiesa Ortodossa Italiana Autocefala, diventando ‘primate’ d’Italia fino al 2020.
Nel 2021, in piena epoca Covid, venne sospeso dall’ordine dei medici di Torino per inosservanza dell’obbligo vaccinale. Aveva più volte manifestato in tv posizioni contrarie alla vaccinazione e ha partecipato anche ad appuntamenti di piazza sul tema. Tra le polemiche di cui è stato protagonista ci fu quella per aver postato, su Twitter, un fotomontaggio dell’ingresso di Auschwitz con la scritta “Andrà Tutto Bene” che aveva accompagnato le settimane del lockdown. “Alessandro è troppo importante per non tornare a dirigere la difesa della verità”, scrive Red Ronnie, che oggi avrebbe dovuto incontrarlo. Tanti i messaggi di incoraggiamento, tra cui quello del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.