CATANIA – Seicentotrentasei illeciti tra amministrativi e penali, 211 attrezzi da pesca sequestrati, sei esercizi commerciali chiusi e sanzioni pecuniarie che ammontano a oltre 1 milione di euro, per un totale di 218 tonnellate di prodotto ittico sequestrato. E’ la seconda delle tre fasi dell’operazione SpInnAker” (dove Inn è l’acronimo di Pesca Illegale Non dichiarata e Non regolamenta) eseguita dal 1 al 15 dicembre scorsi su tutto il territorio nazionale e che si protrarrà fino a febbraio e che vede in campo donne e uomini della Guardia Costiera impegnati in controlli, sia a terra che in mare.
Nell’ambito dell’operazione Spinnaker, i militari dei team ispettivi della Guardia Costiera di Catania, Riposto e Acireale hanno eseguito 72 controlli in mare e nei porti di approdi delle unità da pesca, nei punti di sbarco delle specie ittiche, con particolare attenzione rivolta all’indotto commerciale nei mercati rionali, nelle piattaforme logistiche e di stoccaggio, nei depositi e sui mezzi adibiti al trasporto di prodotti ittici, rinvenendo circa 800 kg di pesce privo di idonea documentazione che ne certificasse la tracciabilità.
Dopo l’accertamento sanitario da parte dei medici veterinari delle Aziende sanitarie provinciali, la maggior parte del prodotto ittico sequestrato è stato donato per la distribuzione alle associazioni caritatevoli e di beneficenza. Sono stati elevate 7 sanzioni amministrative per la violazione sulla normativa della pesca e per la conservazione dei prodotti ittici, per un importo complessivo di circa 23 mila euro.
Personale della Guardia Costiera di Palermo ha invece scoperto all’interno delle celle freezer, circa 1.000 kg di salmone e pesce spada non tracciabili. L’intera merce è stata sequestrata amministrativamente. Sempre nel capoluogo siciliano sono stati trovati oltre 1.900 Kg di prodotto ittico di varia natura riportante etichetta con tempo di conservazione massimo superato, 25.000 Kg di pesce spada non tracciati e oltre 2.000 Kg di moscardini bianchi con etichettatura errata. L’intera merce veniva sottoposta a sequestro amministrativo. Comminate sanzioni per 5.000 euro.