MESSINA – I carabinieri di Messina hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giulio Chiofalo, 35 anni, professore dell’istituto scolastico superiore Jaci del capoluogo peloritano, indagato del reato di atti sessuali con minorenne. L’indagine dei carabinieri, coordinata dalla procura della Repubblica di Messina, era stata avviata nello scorso mese di ottobre, dopo la denuncia della madre di un allievo minorenne del professore. Dalle indagini è emerso che l’insegnante, dal gennaio di quest’anno, avrebbe commesso atti sessuali con il giovane, in cambio di denaro e regali.
In particolare, il docente avrebbe inizialmente richiesto al ragazzo delle foto e dei video che lo ritraevano e, successivamente, lo avrebbe indotto a subire atti sessuali, dietro il corrispettivo anche di costosi regali, tra cui due scooter, due telefoni cellulari e una playstation. Sulla base degli elementi raccolti, a seguito dei gravi indizi di colpevolezza emersi, il GIP del Tribunale di Messina, valutata la richiesta avanzata dal Pubblico Ministero, ha emesso il provvedimento cautelare che i carabinieri hanno eseguito nei confronti del professore 35enne che è stato arrestato e rinchiuso nella casa circondariale di Messina Gazzi.
Ma c’è un’indagine parallela per estorsione a carico di alcuni minorenni da parte della procura dei minori che deriva dalla denuncia dello stesso docente, il quale si è definito vittima di estorsione da parte dello stesso 17enne che lo ha accusato. Secondo le sue dichiarazioni sarebbe stato ricattato: soldi e regali per non rivelare dei suoi rapporti con lo studente, ma anche con altri compagni di scuola, anche loro minorenni. Alcuni dei genitori avrebbero notato una improvvisa disponibilità di denaro da parte dei figli, fatto sul quale si sta indagando.