CATANIA – La polizia di Catania ha arrestato un 39enne catanese e un 36enne siracusano accusati di furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e, solo il 36enne, di violazione della sorveglianza speciale. I poliziotti sono intervenuti in seguito a una segnalazione arrivata al 112 da parte di un imprenditore, titolare di un’attività di produzione di calcestruzzo a Roccalumera, nel Messinese, dopo che era scattato il teleallarme dell’azienda per un furto in atto.
Il sistema di teleallarme ha anche attivato quello di videosorveglianza, grazie al quale l’imprenditore si è accorto della presenza di sconosciuti all’interno dello stabilimento, intenti ad armeggiare su alcuni mezzi pesanti parcheggiati. Nel giro di pochi minuti, due autocarri, uno dei quali vuoto e l’altro con a bordo un miniescavatore, sono stati portati via forzando il cancello d’ingresso. L’imprenditore si è messo con la sua auto all’inseguimento dei fuggitivi, che nel frattempo si erano diretti verso l’autostrada A18. Dopo alcuni chilometri, giunto all’altezza di Taormina, è riuscito a rintracciare uno dei due autocarri, in particolare quello vuoto, che procedeva ‘scortato’ posteriormente da un’auto.
È stato in quel momento che l’uomo ha dato l’allarme al 112, che ha smistato la chiamata alla polizia stradale. Nel frattempo, l’imprenditore ha dovuto fare i conti anche con le manovre ostruzionistiche del conducente dell’auto, il quale cercava di impedire l’affiancamento e il sorpasso da parte del proprietario del mezzo pesante. Le forze dell’ordine allertate hanno predisposto diversi presidi alle uscite autostradali di Giarre, Acireale e Catania e hanno fatto convergere le pattuglie nel tratto interessato dal passaggio dei mezzi coinvolti.
L’arrivo della prima pattuglia della polstrada non è sfuggito all’attenzione del conducente dell’auto, il quale si è diretto verso l’uscita di Acireale. Ma una volante inviata a presidio dell’uscita del casello, ha fermato l’auto e il conducente, un 39enne catanese con precedenti per reati contro il patrimonio. Nel frattempo, il conducente dell’autocarro ha accelerato l’andatura per raggiungere i caselli di San Gregorio. Tentativo vano perché, poco dopo, l’autocarro è stato bloccato e il conducente, un 36enne siracusano con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno in un comune della provincia aretusea, è stato arrestato. Sono in corso indagini per risalire all’identità del terzo complice.