PALERMO – È stata accertata dal collegio ispettivo nominato dal presidente della Regione siciliana Renato Schifani l’illegittimità degli atti della procedura concorsuale per l’assunzione di 46 agenti forestali. Dall’ampia relazione emerge che “il dirigente generale del comando del corpo forestale dell’epoca, infatti, avrebbe dovuto astenersi dal nominare il presidente della commissione di concorso, trovandosi in conflitto di interessi”, afferma la Regione. Tale principio ha trovato conferma nella giurisprudenza amministrativa del Tar Sicilia e del Consiglio di giustizia amministrativa.
Secondo alcune indiscrezioni, primo classificato al concorso è il figlio dell’ex dirigente generale del corpo forestale fino a febbraio 2023. Sarebbe stato proprio quest’ultimo a scegliere i componenti della commissione giudicante del concorso a cui hanno partecipato oltre 20 mila candidati. “Rincresce per i tanti giovani che con sacrificio hanno partecipato alle prova del concorso – dice Schifani – ma l’annullamento degli atti, come indicato dal collegio ispettivo e in sintonia con la giurisprudenza amministrativa, è a questo punto l’unica soluzione percorribile per ripristinare la legalità violata e consentire una partecipazione, con pari opportunità, a tutti i concorrenti. Sono certo che in poco tempo saranno selezionati i migliori”.