a.c.) Zero gol e tanta rabbia. Il Catania torna da Rimini con una sconfitta di misura nella semifinale di andata della Coppa Italia di Serie C e il pieno di recriminazioni per un inciampo che lo costringerà a cercare la rimonta nella gara al Massimino, in programma il 28 febbraio prossimo.
Per accedere alla finale e tenere aperta la strada che porta alla scorciatoia playoff servirà una vittoria con due gol di scarto. Traguardo che, pur tra le mille insidie di un match nel quale i rossazzurri avranno un solo risultato a disposizione, è alla portata di una squadra che torna a casa con un risultato decisamente punitivo per quanto si è visto nell’arco dei 90 minuti. Un mix di mala sorte, imprecisione sotto porta e decisioni arbitrali discutibili che risulta letale per le ambizioni degli etnei, seguiti da un folto numero di tifosi e da tutto lo stato maggiore del club.
I rossazzurri, schierati con un 3-4-1-2 nel quale Monaco debutta in difesa e Peralta viene confermato alle spalle del duo Costantino-Di Carmine, mantengono a lungo iniziativa e possesso palla, colpiscono due clamorosi pali (Costantino da due passi in mischia nel finale di primo tempo e Zammarini con un sinistro a giro nella ripresa), falliscono il gol del vantaggio con Costantino, che a tu per tu col portiere si fa neutralizzare il tiro in diagonale, e cercano la porta avversaria a più riprese rendendosi pericolosi soprattutto con Cicerelli, entrato per passare al 4-2-3-1 prima del rosso a Zammarini, espulso per un intervento più imprudente che violento (gamba alta su Iacoponi) senza però trovare la forza e l’incisività per fare comunque valere una differenza di valori parsa piuttosto chiara.
Tentativi vani contro un Rimini che, al contrario, capitalizza al massimo, o quasi, la propria produzione offensiva. Merito del brillante Lamesta che partendo largo da destra si fa notare con una bella serpentina conclusa con un sinistro a giro che scheggia il palo prima di sbloccare la gara su un episodio che fa infuriare Lucarelli (ammonito) e i rossazzurri: l’incerto arbitro Mirabella non sanziona un colpo al volto rimediato da Kontek e Cernigoi ne approfitta per imbeccare Lamesta, pronto a infilare infilare la difesa saltando Bethers e depositando in rete.
Un gol che i padroni di casa difendono a oltranza nella ripresa respirando un po’ nell’ultimo quarto d’ora grazie alla superiorità numerica dovuta al rosso a Zammarini e restando comunque prudenti anche con l’uomo in più. Il Rimini si tiene stretta la vittoria, il Catania recrimina e medita riscatto. Al Massimino fra un mese farà molto caldo.
RIMINI-CATANIA 1-0
Rimini (4-2-3-1): Colombo; Lepri, Gorelli, Pietrangeli, Semeraro; Leoncini (21′ st Tofanari), Langella; Lamesta (39′ st Sala), Delcarro (12′ st Marchesi), Malagrida (1′ st Iacoponi); Cernigoi (12′ st Morra). A disposizione: 91 Colombi; 67 Rosini, 14 Stanga; 20 Accursi; 77 Satalino. Allenatore: Troise.
Catania (3-4-1-2): Bethers; Curado (21′ st Bouah), Kontek, Monaco; Chiarella, Zammarini, Quaini (1′ st Welbeck), Castellini; Peralta (32′ st Zanellato); Costantino (21′ st Cicerelli), Di Carmine (35′ st Cianci). A disposizione: 95 Albertoni, 35 Donato; 5 Rapisarda, 21 Ladinetti; 20 Popovic. Allenatore: Lucarelli.
Arbitro: Domenico Mirabella (Napoli).
Rete: pt 38′ Lamesta.
Note: espulso Zammarini al 30′ st. Ammoniti: Malagrida, Tofanari (R); Quaini, Lucarelli, Kontek, Chiarella (C). Angoli 3-3. Recupero 2′ e 6′.