PALERMO – La polizia ha denunciato un uomo responsabile di un grave episodio di maltrattamento nei confronti di un cane e danneggiamento. La scorsa sera, gli agenti sono intervenuti in piazza Francesco Crispi, su segnalazione di una persona che aveva visto un uomo intento nel dare fuoco ad un cane. Arrivati sul posto, l’uomo ha cercato di allontanarsi rapidamente per poi lasciar cadere dalle mani una bottiglietta parzialmente bruciata.
Prontamente bloccato, ha ammesso di aver dato fuoco al cane di sua proprietà poiché aggressivo e non socievole. Terribile la scena presentatasi agli agenti: il cane, immobilizzato ad un palo della segnaletica stradale, quasi totalmente ustionato ed agonizzante. Considerate le gravi condizioni dell’animale, è stato trasportato in una clinica veterinaria per le cure del caso. Una volta fermato, l’uomo è andato in escandescenza anche contro i poliziotti, danneggiando con ripetuti calci l’auto di servizio.
L’uomo denunciato è stato preso di mira da un gruppo di animalisti al Giardino Inglese, prima di essere portato via in auto dai carabinieri. “C’è un criminale a piede libero, un soggetto con gravi patologie psichiatriche che ritiene giusto bruciare il proprio cane poiché lo definisce il diavolo – dicono gli animalisti e volontari aderenti ad alcune sigle: Enpa Palermo, I canuzzi di Marzia, Maria Onlus Ada Palermo, Lida (Lega italiana dei diritti dell’animale), Felici nella coda, Sos primo soccorso Onlus, Ridai la vita ad un rott Odv -. E nessuno interviene nonostante il Comune abbia un ufficio attività sociali e benessere animale con tanto di assessore, non pervenuto. Questo è lo scenario. L’ennesima dimostrazione che le pene sono troppo basse per chi commette reato di maltrattamento sugli animali. Se non si mette mano alla legge, succederà ancora. Sporgeremo denuncia contro il criminale e contro il Comune di Palermo poiché assente anche nel richiedere l’applicazione (ove non fosse stato fatto) dell’articolo 544 ter per maltrattamento animale ed eventuale sequestro del cane e la custodia di Aron come corpo del reato”.