PALERMO – La droga da Palermo sarebbe arrivata anche ai salotti della “Roma bene”. Dall’indagine dei carabinieri del comando provinciale che ha portato al sequestro di droga e all’arresto di nove tra capi dell’organizzazione di trafficanti e pusher della Vucciria è emerso che tra i clienti della banda c’erano anche importanti personaggi del mondo dello spettacolo della Capitale.
I militari lo deducono da alcune conversazioni intercettate fra i fratelli Leonardo e Giovan Battista Marino, entrambi indagati. Era il 2019, Giovan Battista avrebbe tentato di aprire un canale romano cercando sponda in ambienti criminali della capitale. Secondo quanto riferivano i due fratelli, c’era in vendita un quantitativo di droga per 36 mila euro. Tra i clienti anche personaggi noti della televisione italiana.
Sempre nel 2019 i carabinieri seguirono Giovan Battista Marino alla stazione a Roma e poi in giro per la città. L’uomo incontrò diversi potenziali clienti. Non si è poi saputo se l’affare si sia concluso. Che Leonardo Marino fosse al vertice dell’organizzazione i militari lo compresero anche dalle telefonate fatte dalla moglie Teresa La Mantia, anche lei indagata, ad una cartomante e un indovino per questioni di cuore. “Che lavoro fa tuo marito?”, le chiedevano: “Un lavoro un po’ illegale, illegale e brutto”, rispondeva lei.
Le indagini di oggi, proseguimento di quelle culminate ad aprile del 2022 con l’operazione ‘Porta dei Greci’, hanno interessato l’area della Vucciria, ricadente nel contesto territoriale del mandamento mafioso di Porta Nuova, e hanno sgominato un’associazione per delinquere dedita al traffico e allo spaccio di crack e cocaina. E’ stata registrata l’intensa e quotidiana attività di spaccio di droghe – che venivano indicate come ‘macchina’ o ‘birra’ – svolta nel cuore della movida palermitana.
E’ emerso, inoltre, che la commercializzazione e vendita del narcotico avveniva mediante la predisposizione di turni di lavoro, il controllo monopolistico delle piazze di spaccio e persino l’utilizzo di un unico dispositivo telefonico nella disponibilità dei vari pusher. Durante le indagini sono state rilevate numerosissime cessioni di stupefacente, con 3 arresti in flagranza e con il contestuale sequestro di crack e cocaina. Sono state anche smantellate diverse basi logistiche destinate all’occultamento e alla suddivisione in dosi delle sostanze stupefacenti.
Il gip Walter Turturici ha disposto gli arresti in carcere nei confronti di Leonardo Marino, 34 anni, ritenuto il capo dell’associazione e accusato di gestire lo spaccio di droga. Il provvedimento di custodia cautelare in carcere è stato emesso anche per Luigi Abate, 28 anni, Francesco Lo Gelfo, 28 anni, Gaetano Sorrentino, 31 anni, Vincenzo Di Giovanni, 25 anni, Salvatore Sammartino, di 57 anni, Pietro Presti, di 30, Giovan Battista Marino, 50 anni. Agli arresti domiciliari è stato posto Maurizio Fecarotta di 47 anni. Obbligo di presentazione alla Pg per Teresa La Mantia, 25 anni.