È di almeno 103 morti e 170 feriti il bilancio delle due esplosioni che hanno colpito a Kerman, nell’Iran centrale, una zona vicino al cimitero dove è sepolto il generale dei pasdaran Qassem Soleimani durante una cerimonia a 4 anni dalla sua uccisione in un raid americano. Si è trattato di ‘un attacco terroristico’, secondo la tv di Stato iraniana. “I terroristi dietro l’esplosione nel cimitero di Kerman sono mercenari di potenze arroganti (termine che l’Iran usa per gli Stati Uniti e i suoi alleati) e saranno certamente puniti”, ha detto il capo della magistratura iraniana, Gholamhossein Ejei.
Intanto, dopo l’uccisione a Beirut del numero due di Hamas Saleh al-Arouri, la tensione è altissima in tutto il Medio Oriente e l’Egitto ha ufficialmente informato Israele di aver congelato il ruolo di mediatore tra lo Stato ebraico e le fazioni palestinesi nei negoziati sugli ostaggi. Il gruppo Houthi dello Yemen, sostenuto dall’Iran, rivendica l’attacco a una nave portacontainer diretta in Israele.