Serviva l’impresa, e impresa è stata. Jannik Sinner scrive un’altra pagina del tennis azzurro, conquistando la sua prima finale di Slam e diventando il primo italiano a raggiungere quella degli Australian Open: il leader del tennis azzurro, quarto nel ranking mondiale ma con il primato ormai sempre più nel mirino, di fronte aveva il campione dei campioni, quel Novak Djokovic che sul cemento della Rod Laver Arena non aveva mai fallito. Dieci finali conquistate e altrettante vinte.
Serviva il ragazzo altoatesino per interrompere la striscia del serbo, a cui Sinner lascia un solo set: finisce 4-1 per l’azzurro in 3 ore e 22 minuti di gioco, partito a razzo con i primi due chiusi 6-1 6-2, poi cede il terzo al tie break 6-7, facendosi annullare un matchpoint, ma poi al quarto non perdona, mette giù la palla del 6-3 e elimina il n.1. “E’ stata una partita durissima, la sconfitta di Wimbledon però mi ha insegnato come battere Djokovic. Qui ho iniziato benissimo nei primi due set – le parole di Sinner -, Nole ha sbagliato tanto. Ho sbagliato un match point nel 3/o, ma volevo essere pronto per il set successivo. Ho iniziato alla grande e non vedevo l’ora di giocare questa partita. Ora sono più tranquillo e domenica giocherò la finale con il sorriso. La mia famiglia è a casa e starà a casa: saluto tutti i tifosi italiani, abbiamo anche la finale di doppio ed è bello essere ancora in corsa”.
L’appuntamento con la storia è all’alba italiana e Sinner non lo fallisce: la prima finale di Slam è un obiettivo che stavolta vuole portare a casa, nonostante un Djokovic che di Melbourne è il re assoluto. Il match per Sinner parte in discesa, anche troppo considerando il rivale: nel primo set, con il serbo in ritardo con le gambe, l’azzurro conquista due set point e chiude 6-1 in 35′. Djokovic perde il primo set nelle undici semifinali giocate sul cemento australiano. Sinner domina anche il secondo con con due break e zero palle break concesse all’avversario.
Djokovic non riesce a fare Djokovic, con 29 errori in due set in cui ha vinto solo 3 games. Nel terzo set la sfida si riapre grazie a Djokovic meno falloso e Sinner tornato sulla terra, dopo l’avvio da marziano: si arriva al tie break, il serbo si aggrappa al match, salva la palla match dell’azzurro sul 6-5 e va a chiudere 8-6. Si va al quarto, tra gli applausi del Melbourne Park, felice di poter godere ancora dello show. L’azzurro si dimostra più forte, passa dal 40-0 al break. Finisce 6-1 6-2 6-7 6-3 ed è la prima finale Slam per Sinner. Che ora attende il vincente della seconda semifinale tra Medvedev e Zverev. Ma in Australia è già storia.