Palermo

Inaugurato centro per dipendenze da crack ed eroina

PALERMO – Una nuova struttura e un nuovo servizio per offrire assistenza diretta, immediato trattamento, supporto medico-sanitario e sociale alle persone con dipendenza da sostanze, in particolare crack e cocaina. E’ il Centro di pronta accoglienza realizzato da Regione siciliana e Asp di Palermo in 800 mq nell’edificio 13 del Presidio Pisani di via La Loggia e inaugurato stamane. Il progetto pilota (è il primo in Sicilia e tra i primi in Italia a gestione diretta di un’azienda sanitaria) è stato finanziato con poco più di 2 milioni di euro per 2 anni (per metà dell’area Salute mentale del Piano sanitario nazionale 2022), messe a disposizione dall’assessorato regionale della Salute e per la restante parte dall’Asp di Palermo.

“Questo è un primo passo molto importante – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – frutto della collaborazione di numerose istituzioni. In casi come questi occorre fare squadra. Mi auguro che il ddl per la prevenzione e la cura delle dipendenze patologiche abbia un iter veloce all’Ars. Sono convinto che ci sarà il contributo di tutte le forze politiche. Come governo daremo il nostro sostegno istituzionale e finanziario”. Schifani si è fermato a parlare a lungo con Francesco Zavatteri, farmacista che ha perso il figlio diciannovenne, Giulio, proprio a causa di un’overdose di crack.

Il Centro di pronta accoglienza, nel quale lavorerà una equipe multi-professionale di 23 operatori, si pone come una struttura intermedia tra la strada, le aree di emergenza e le strutture terapeutiche maggiormente specializzate, con una proposta che non si limita alla gestione dell’urgenza, ma prevede un accompagnamento motivazionale verso il prendersi cura di se stessi. “Il Centro – spiega il commissario straordinario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – offre la possibilità d’accesso immediato e di permanenza residenziale fino alla riduzione dello stato di crisi o del trasferimento in altra struttura”.

Oltre a Schifani a Faraoni, presenti anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto Massimo Mariani, il questore Vito Calvino, il comandante provinciale dei carabinieri Luciano Magrini, il comandante provinciale della guardia di finanza Domenico Napolitano, il presidente del Tribunale di sorveglianza Nicola Mazzamuto, il procuratore regionale della Corte dei conti Pino Zingale, il vicepresidente della Commissione regionale antimafia Ismaele La Vardera.

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