CATANIA – “Dobbiamo insegnare alle donne a dire di no”. L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha lanciato il suo messaggio durante una conferenza dedicata al tema della violenza sulla donna; l’evento, inserito all’interno del programma pastorale “Sant’Agata e la luce del martirio nel nostro tempo”, ha affrontato un argomento a cui Renna sta dedicando grande attenzione.
“Nel passato il dolore delle donne veniva soffocato, perché non potevano dire di no, dunque era uno stillicidio e le donne morivano a poco a poco perché non avevano contezza della loro dignità. Ora dobbiamo sostenerle quando non vengono rispettate”, ha detto al Salone dei vescovi dell’arcivescovado. All’incontro è intervenuta anche la magistrata Marisa Scavo, che ha lanciato la proposta dell’affiancamento di centri antiviolenza alle parrocchie. Giovanna Zizzo, madre di Laura, vittima di femminicidio a soli 11 anni, ha raccontato il dramma che ha vissuto alcuni anni fa e il suo incontro con mons. Barbaro Scionti e Sant’Agata che le ha permesso di ritrovare la fede, che aveva vacillato dopo la morte della figlia.
“Le donne – ha aggiunto Renna – hanno il diritto di difendersi e nella comunità cristiana, soprattutto nei sacerdoti, devono poter trovare accoglienza. Anche il culto di Sant’Agata deve essere il veicolo per insegnare ad avere rispetto dell’altro, deve condurre ad avere una visione della donna più coerente con la sua dignità, deve far sì che l’uomo si senta alla pari con lei e sappia accettare le sue scelte, anche quelle scomode, che mettono in discussione una mentalità maschilista e patriarcale. La donna sta certamente assumendo un comportamento più consapevole della propria dignità”. Mercoledì 31 gennaio alle 18 l’arcivescovo celebrerà in cattedrale una messa “per e con le donne vittime di violenza”.