PALERMO – Via libera a maggioranza in commissione Ambiente dell’Assemblea regionale al disegno di legge in materia di urbanistica ed edilizia. Il testo contiene anche la sanatoria delle case abusive al mare costruite in Sicilia prima del 1985, entro i 150 metri dalla battigia. Hanno votato contro i gruppi di opposizione: M5s, Pd e Sud chiama Nord. Il ddl sarà trasmesso alla presidenza per l’assegnazione alla prima conferenza dei capigruppo utile per l’invio in aula.
Non c’è un dato ufficiale sulle case che rientrerebbero nel condono, si parla di 200-250 mila immobili realizzati tra il 1976 e il 1984. La norma, inserita nel disegno di legge, è stata presentata dal capogruppo di Fdi Giorgio Assenza. Già in passato il deputato ci aveva provato, ma senza esito. Il primo tentativo lo fece sette anni fa, ma l’emendamento per la sanatoria non arrivò neppure in aula. Tre anni fa ci riprovò, ma la norma non passò per appena due voti. Ora il terzo tentativo, andato a buon fine in commissione Ambiente. Assenza ha più volte sottolineato che si tratta di una sua iniziativa e non del gruppo parlamentare che presiede, e che la norma serve a sanare una “ingiustizia che riguarda una precisa tipologia di immobili, finiti in un groviglio di norme e sentenze che nel tempo hanno creato questa anomalia, tutta siciliana” e “a dare decoro alle coste una volta e per tutte, analizzando caso per caso”.
Per Legambiente è “una riforma che fa fare un enorme passo indietro alla Sicilia in materia di edilizia, ambiente e legalità. Oltre il condono di fatto delle case abusive realizzate entro la fascia di inedificabilità assoluta dei 150 metri dal mare, i deputati della maggioranza della IV commissione hanno anche previsto norme di deregulation edilizia in contrasto con gli obiettivi di limitazione del consumo di suolo e con le sentenze della Corte costituzionale. La Sicilia, regione in cui è sempre più difficile abbattere gli abusi edilizi, regione con oltre il 60% delle costa fortemente urbanizzata e che negli ultimi 35 anni, a forza di annunci di improbabili sanatorie, ha visto cancellato dal cemento legale e illegale un ulteriore 10% del tratto di costa, non ha bisogno di condoni e deregulation, ma di legalità”.