CAMPOROTONDO ETNEO (CATANIA) – I carabinieri di Camporotondo Etneo hanno posto agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico un 41enne di Mascalucia, indagato per atti persecutori e lesioni personali aggravate nei confronti dell’ex fidanzata, una 38enne catanese. Il 41enne era già stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla ex, in seguito alla querela sporta dalla donna nel 2022, la quale aveva riferito di essere stata più volte presa a pugni dal compagno e poi beffeggiata con frasi come: “Tanto ormai sai come si fa: mettici un po’ di ghiaccio!”. Lui, non accettando la fine della loro relazione, le avrebbe anche danneggiato l’auto, per poi minacciarla dicendole: “Ti darò tanti di quei pugni in viso che tua madre non riuscirà più a riconoscerti”.
Tuttavia, dopo la denuncia e l’applicazione della misura cautelare, l’uomo aveva convinto la ex a ritirare la querela, dicendole di aver compreso i propri sbagli e di aver finalmente accettato la fine della loro storia. Così, in sede di udienza, la donna aveva riferito al giudice che l’indagato era ‘cambiato’, che ormai aveva smesso di interferire nella sua vita privata e, pertanto, aveva chiesto di poter ritirare la querela. Il giudice, tuttavia, non convinto dell’improvviso cambiamento dell’imputato, aveva comunque deciso di non revocare il divieto di avvicinamento. In effetti, un mese più tardi, il 41enne, dopo aver convinto la ex a recarsi con lui in una palestra per una seduta di allenamento, con una scusa le avrebbe chiesto di poter utilizzare il suo telefono cellulare e poi, avendolo nelle mani, avrebbe iniziato a sbirciare le fotografie della ragazza.
Alle rimostranze della donna, l’uomo ha reagito insultandola davanti a tutti i presenti, dicendole di essere “una poco di buono”, lanciando violentemente per terra il telefono cellulare e minacciandola che, se avesse continuato a chiedergli di restituirle il telefono, “l’avrebbe massacrata di botte davanti a tutti”. Spaventata, la ragazza si è quindi rifugiata negli spogliatoi dove, grazie a un’altra frequentatrice della palestra, ha contattato i carabinieri. All’arrivo della pattuglia il 41enne era già scappato, ma dopo essere stato contattato dai militari, è ritornato in palestra, riportando il telefono alla 38enne. Quando la ragazza è rientrata in possesso del cellulare, si è accorta che tutti i contenuti del telefono erano stati cancellati: fotografie, chat, app. Il telefono era stato resettato, violando la privacy. Per tali comportamenti l’indagato è stato arrestato e la donna ha presentato nuovamente denuncia.