CALTANISSETTA – È stato grazie alle due figlie di un’anziana ospite della casa di riposo San Michele di Caltanissetta che è stata fatta luce sulle pessime condizioni della struttura e sui maltrattamenti che i nonnini erano costretti a subire. Le due, dopo aver notato gli strani comportamenti della proprietaria e del personale della struttura, hanno prima trasferito la madre in un’altra casa di riposo e poi sono andate dai carabinieri per sporgere denuncia su quanto avevano visto. Le due donne hanno riferito che la madre si presentava sempre in maniera indecorosa, maleodorante e piena di urina, ma anche vestita con abiti non consoni alla stagione.
Un episodio in particolare mise in allarme le due donne: trovarono la madre con una vistosa ecchimosi al volto e un forte dolore alla spalla. La proprietaria, secondo quanto fu denunciato, disse che si trattava di artrosi e chiese a uno degli operatori di dare un antinfiammatorio. Il tutto senza neanche consultare il medico. Poi però un’altra ospite della struttura disse a una delle due donne che in realtà la madre aveva trascorso la notte su un divanetto. L’ospite fu subito zittita dal personale. In diversi episodi, inoltre, l’anziana era apparsa ai parenti e agli altri ospiti assopita e assente. Cosa che fece sospettare ai familiari l’utilizzo di farmaci tranquillanti.
I carabinieri di Caltanissetta a seguito della denuncia hanno avviato le indagini e arrestato quattro persone (tre appartenenti allo stesso nucleo familiare) per sequestro di persona, esercizio abusivo della professione sanitaria e abbandono di incapaci, reati commessi nei confronti di anziani ospiti della casa di riposo San Michele a Caltanissetta. I quattro sono stati posti ai domiciliari. Le indagini sulla struttura, iniziate nel giugno del 2023, avrebbero rilevato la conduzione illecita dell’attività assistenziale agli anziani, i quali quotidianamente sarebbero stati abbandonati, anche per diverse ore, nonostante le loro richieste di cura, senza adeguata assistenza, soprattutto notturna.
E’ emerso anche che la casa di riposo sarebbe stata priva degli adeguati requisiti organizzativi e igienico sanitari, con servizi igienici mancanti di coperture, pochi bagni per persone con disabilità e condizionatori non funzionanti. Accertata l’assenza di figure professionali idonee, in quanto prive di qualifiche, necessarie per salvaguardare la salute dei degenti. Agli anziani ospiti sarebbero stati anche somministrati medicinali tranquillanti senza alcuna prescrizione medica per fronteggiare l’assenza di personale soprattutto nelle fasce orarie notturne.
A carico di uno degli indagati è stato contestato il sequestro di persona, in quanto un anziano ospite è stato letteralmente rinchiuso nel suo posto letto attraverso l’utilizzo di griglie di ferro, normalmente utilizzate come barriere laterali, impedendogli di spostarsi durante la notte. I militari hanno sequestrato la casa di riposo, ora affidata a un amministratore giudiziario, procedendo anche a un’ispezione igienico sanitaria per accertare altre inadempienze. Alle operazioni ha partecipato anche personale medico per verificare le condizioni di salute degli anziani.
Nella casa di riposo questa mattina erano presenti 30 anziani. Quattro di loro, a causa delle mancate attenzioni da parte del personale della casa di riposo, avrebbero riportato gravi lesioni personali. Una paziente andata incontro a sepsi perché non le era stata curata una infezione delle vie urinarie e un’altra che aveva riportato un trauma craniofacciale dopo essere caduta dal letto per le convulsioni. Gli indagati sono: Carmela Messina, 75 anni, Rosy Lobue, 35 anni, Lilla Daniela Ferrara, 56 anni, Francesco Iacona, 47 anni.