PALERMO – È caduta per un marciapiede dissestato e il Comune di Palermo è stato condannato a pagare oltre 27 mila euro. È successo in via Antonio Furitano l’8 febbraio nel 2019. Il pericolo non era segnalato e la donna, che all’epoca aveva 71 anni, riportò traumi invalidanti: dovrà essere risarcita. Le fu refertata una inabilità temporanea assoluta al 100% di 18 giorni, una relativa al 50% di 72 giorni ed una serie di conseguenze fisiche che si sono trascinate per mesi con un danno biologico permanente pari al 13% dell’integrità psico-fisica totale.
Un incidente che provocò alla donna diverse conseguenze, tra cui un trauma cranio-facciale e diversi traumi a caviglia e spalla. L’anziana, assistita dall’avvocato Fabio Toto è riuscita a dimostrare che la situazione di dissesto non solo era evidente, ma come è emerso dalla testimonianza raccolta il pericolo non era segnalato. Tuttavia, considerata l’ora in cui è avvenuto l’incidente, erano le 10, le condizioni di visibilità ottimali ed il fatto che la malcapitata conosceva la strada perché residente in zona, il Tribunale di Palermo ha riconosciuto alla signora un concorso di responsabilità del 30% e ha condannato il Comune a risarcire con oltre 27 mila euro la donna, oltre a farsi carico delle spese processuali e di consulenza tecnica.
Vi è un altro aspetto nella sentenza che riguarda chi deve risarcire. Il giudice non ha accolto la domanda di manleva formulata dal Comune nei confronti della Rap, nonostante il contratto di servizio, secondo cui la società è responsabile unicamente dei danni derivanti dall’inadempimento degli obblighi di manutenzione e pronto intervento da essa assunti e, quindi, solo quando non interviene tempestivamente per ripristinare il manto stradale o i marciapiedi. In questo caso alcun inadempimento era stato addebitato dal Comune alla Rap.