PALERMO – Il deputato di FdI Dario Daidone, presidente della commissione Bilancio, rimane all’Ars. La Corte d’appello del tribunale di Palermo ha accolto le deduzioni del deputato che in primo grado aveva perso il ricorso presentato da Carmelo Nicotra, primo dei non eletti, secondo cui Daidone era ineleggibile in quanto prima aveva un incarico all’Irfis da cui non si sarebbe dimesso nei tempi stabiliti dalla legge per candidarsi. Sono due i deputati che hanno dovuto lasciare l’Ars per ineleggibilità avendo perso anche in appello due ricorsi: Nicolò Catania (FdI) e Davide Vasta (ScN)) ai quali sono subentrati Giuseppe Bica e Salvatore Giuffrida.
Un quarto deputato, Giuseppe Catania (FdI), è in attesa della sentenza d’appello. “Prendo atto e rispetto la decisione dei magistrati, ma annuncio che presenterò ricorso in Cassazione per far valere le mie ragioni”. Così Carmelo Nicotra, primo dei non eletti di Fratelli d’Italia all’Ars sulla sentenza della Corte d’appello di Palermo che, ribaltando la sentenza di primo grado sulla ineleggibilità, ha confermato l’elezione di Dario Daidone. “Manifesto il massimo rispetto per la sentenza – ha commentato il legale di Nicotra, l’avvocato Paolo Starvaggi – ma ritengo che la partita sul seggio all’Ars sia tutt’altro che chiusa”.
“Dopo lo sforzo fatto dalla Corte per accogliere le difese fatte valere dal Daidone in relazione alla questione delle tardive dimissioni da consigliere di amministrazione dell’Irfis, ci saremmo aspettati analogo sforzo nell’esame dell’appello incidentale con cui Nicotra ha fatto valere ben tre ipotesi di ineleggibilità del Daidone legate al ruolo ricoperto come capo dell’ufficio legale del Policlinico di Catania. Purtroppo, nonostante due mesi e mezzo di gestazione della sentenza, la Corte non ha adeguatamente affrontato la questione, siamo fiduciosi che lo faccia la Cassazione, che ben potrebbe confermare il suo orientamento sull’efficacia delle dimissioni e giungere o comunque giungere a una diversa conclusione rispetto all’ineleggibilità del Daidone per il ruolo di dirigente del Policlinico di Catania”.