Continuano anche in Sicilia le manifestazioni contro la guerra e a favore della Palestina, nel giorno in cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso nei confronti del ministero dell’Interno la sua contrarietà per il comportamento della polizia a Pisa (“I manganelli contro i ragazzi in corteo esprimono il fallimento”). Pure a Catania ieri ci sono stati scontri tra agenti e studenti, impegnati a contestare il McDonald’s di piazza Stesicoro accusato di sostegno a Israele. La panineria è stata costretta ad abbassare le saracinesche, mentre la folla inneggiava alla Palestina.
Oggi nella città etnea un altro corteo partito dalla Villa Bellini, stavolta organizzato dalle associazioni e dai sindacati. Difficile stabilire quante persone sono scese in strada (qualcuno sui social scrive 4.000), ma di sicuro tante. Pure in questo caso i partecipanti, in marcia verso piazza Università, sono scortati dalle forze dell’ordine.
Anche a Palermo hanno sfilato centinaia di persone. “Mentre gli appelli al cessate il fuoco ci sembrano delle mere dichiarazioni di principio da parte delle cancellerie internazionali; in questo momento gli unici sforzi sono rivolti ad incrementare le criticità belliche ed introdurre nella società europea forme di controllo e repressione sempre più autoritarie puntando ad una militarizzazione della vita quotidiana”, dice l’Assemblea No Guerra. “Siamo solidali con la lotta del popolo palestinese e solidali con chi, dentro lo stato di Israele, rifiuta la logica del massacro, in particolare i militari israeliani che si rifiutano uccidere civili inermi. La guerra non è lontana da casa nostra. Il territorio siciliano da diversi anni si trova al centro di numerose operazioni militari”.