I test di Medicina si faranno il 28 maggio e il 30 luglio: sono previsti 60 quiz in 100 minuti per tutta la prova anziché i consueti 50 e ci sarà più spazio per biologia, chimica e logica, mentre diminuiscono le domande di cultura generale, fisica e matematica. Va quindi a casa il Tolc Med, che tanti problemi ha creato, e torna il concorsone. Il ministro dell’Università Anna Maria Bernini non ha ancora firmato il decreto, ma dal ministero trapela che la struttura della prova e le date saranno queste. Per Medicina sono previsti quattro quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi; cinque quesiti di ragionamento logico e problemi; ventitré quesiti di biologia; quindici quesiti di chimica; tredici quesiti di fisica e matematica. A Veterinaria sono invece previsti quattro quesiti di competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi; cinque quesiti di ragionamento logico e problemi; diciannove quesiti di biologia; diciannove quesiti di chimica; tredici quesiti di fisica e matematica.
Si torna dunque al ‘concorsone’, cioè a una prova in contemporanea, uguale per tutti, ma con domande mescolate per evitare suggerimenti e copiature. Le prove saranno cartacee con un database pubblico e saranno disponibili 20 giorni prima di ciascuna data; viene abbandonato il tanto discusso equalizzatore dei vecchi Tolc Med. Lo scorso anno il test – come deciso dal precedente governo – si è svolto in modalità Tolc durante le due sessioni di aprile e luglio; potevano partecipare anche gli studenti di quarta e quinta superiore, per poi utilizzare il loro punteggio migliore per posizionarsi nella graduatoria del 2024, dopo aver ottenuto il diploma. Ma con i ricorsi e la fine dei Tolc, la questione si è notevolmente complicata.
Oggi il ministero dell’Università ammette che per i tremila ragazzi del quarto anno delle superiori che hanno affrontato il test di Medicina, il quadro è complesso perché la sentenza ha cancellato la graduatoria, ma al tempo stesso afferma di essere consapevole “che questi studenti hanno maturato un interesse legittimo, ottenuto basandosi su norme in vigore”. “Quindi, nel totale riguardo della sentenza del Tar e nell’assoluto rispetto del Consiglio di Stato dove gli stessi avvocati hanno presentato ricorso non avendo ottenuto alcun tipo di soddisfazione per i propri clienti-studenti dalla decisione del Tribunale amministrativo, stiamo studiando – assicura il Mur – una qualche forma di tutela che salvaguardi la loro posizione”.
Ai test di maggio e di luglio potranno partecipare solo i ragazzi di V superiore, non più anche di IV. Dopo queste due date, il sistema di accesso a Medicina cambierà totalmente. Due sono le proposte sul tavolo: il disegno di legge n. 942 che propone la completa abolizione del numero chiuso e il n. 915 che suggerisce l’eliminazione del limite massimo di iscrizioni e l’implementazione di un semestre iniziale. L’intesa politica raggiunta prevede di dare una delega al governo che con un decreto legislativo metterà nero su bianco la nuova proposta per l’accesso: si prevede un sistema di sbarramento con il superamento di una serie di esami caratterizzanti e un test nazionale. Chi non li supererà o non lo farà con voti sufficientemente alti, potrà iscriversi a un’altra facoltà.