CATANIA – I carabinieri hanno effettuato una serie di verifiche tecniche in un’attività commerciale del Villaggio Sant’Agata, il cui titolare, un 34enne catanese, esercitava l’attività di acconciatore usufruendo gratuitamente dell’acqua direttamente dalla condotta pubblica. Il giovane, che non aveva neanche mai stipulato un regolare contratto di fornitura dell’acqua, è stato denunciato per furto aggravato. L’attività congiunta con il personale di Sidra ed E-distribuzione è poi proseguita in un autolavaggio nel quartiere di Librino. Anche in questo caso, l’allaccio delle tubature idriche è risultato diretto alla rete pubblica. La titolare, una 63enne catanese, priva anch’essa di un contratto di fornitura, aveva avviato la propria attività a spese dell’azienda fornitrice dell’acqua, che ha subito una notevole perdita economica, ancora da quantificare.
A carico della donna sono state elevate sanzioni amministrative, perché è stato accertato come l’impresa fosse esercitata abusivamente in quanto sprovvista della documentazione necessaria. Assente inoltre anche il formulario per lo stoccaggio dei rifiuti speciali prodotti dall’attività. Oltre alla denuncia per furto aggravato dell’acqua, sono scattate sanzioni per l’imprenditrice abusiva di 7.006 euro, con il sequestro di tutta l’attrezzatura da lavoro trovata nei locali. L’attività commerciale, per questi motivi, è stata chiusa temporaneamente, fino a quando la titolare non si sarà regolarizzata.
Inoltre ad usufruire dell’acqua diretta e gratis non era solo l’autolavaggio, ma anche un’abitazione soprastante, il cui proprietario, un 32enne catanese è stato, anche lui, denunciato per furto aggravato, poiché utilizzava gratuitamente, non solo l’acqua, ma anche la corrente elettrica tramite un bypass, istallato sulla rete idrica, che permetteva l’allaccio diretto e allo stesso modo l’utilizzo dell’energia elettrica escludendo il contatore. Infine una seconda donna, una 62enne catanese, titolare di una gastronomia nel Villaggio Sant’Agata, è stata sanzionata amministrativamente, per 173 euro, per occupazione del suolo pubblico, in quanto aveva posizionato in strada, di sua iniziativa tavoli, sedie ed altro materiale, tutto sequestrato dai carabinieri.