CATANIA – Doveva starle lontano, dopo la denuncia per maltrattamenti. Invece un 37enne catanese arrestato nel 2022 si è introdotto in casa della moglie, a Librino, e si è fatto trovare nel suo letto. La trentenne aveva raccontato di aver subìto per ben 16 anni, ingiurie minacce e percosse da parte del marito, a causa di un distorto senso di possesso, supremazia e gelosia nei sui confronti. Per questo lo aveva denunciato. Ma dopo l’arresto lui era riuscito a convincerla a ritrattare le accuse, promettendo che sarebbe cambiato.
Ma come purtroppo succede troppo spesso ha continuato ad adottare atteggiamenti improntati a mortificazioni, prepotenze, minacce e violenze sempre più gravi, anche in presenza dei loro figli minorenni, fino a quando lei ha avuto il coraggio di interrompere definitivamente la relazione. Per tutelarla l’autorità giudiziaria ha emesso un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento a non meno di 800 metri dall’abitazione, in seguito al quale il 37enne si è trasferito dalla sua famiglia di origine.
Lo scorso pomeriggio, però, una telefonata della trentenne ha segnalato la sua presenza nell’appartamento, quindi la polizia ha subito inviato una pattuglia. La giovane era riuscita a chiamare i soccorsi adoperando il cellulare della figlia, perché il marito le aveva sottratto il telefono ed era impegnato in una conversazione telefonica. Quando i carabinieri sono arrivati il 37enne si trovava ancora dentro il letto della signora, la quale ha riferito che già alle 5 del mattino l’ex, assolutamente noncurante delle prescrizioni alle quali era sottoposto, con spavalderia, arroganza e minacce era entrato in casa sua, adoperando le chiavi della porta di ingresso che si era sempre rifiutato di restituirle; poi, mentre lei dormiva, si era coricato nel suo letto, asserendo che sarebbe rimasto lì perché non sapeva dove andare, visto che la madre lo aveva mandato via di casa.
Il 37enne più volte avrebbe violato la misura cautelare cui era sottoposto, recandosi a casa della moglie contro la sua volontà; lei non aveva mai denunciato queste “incursioni” per paura di ritorsioni. Infatti il marito l’avrebbe minacciata di morte. Dopo queste ultime vicende sono scattati gli arresti domiciliari.