SANT’AGATA DI MILITELLO (MESSINA) – I carabinieri di Sant’Agata di Militello hanno eseguito tre arresti, due in carcere e uno ai domiciliari, nei confronti di due palermitani, rispettivamente di 30 e 32 anni, ristretti in carcere, accusati di rapina aggravata, sequestro di persona e lesioni personali, e di un 22enne del luogo, ristretto ai domiciliari, indagato solo per rapina aggravata. I tre sarebbero gli autori di una rapina effettuata nel gennaio 2023 a una gioielleria di Frazzanò. E’ emerso che i due palermitani, con il volto travisato, si sono introdotti nel negozio e, dopo aver percosso il proprietario, si sono impossessati di diversi gioielli, orologi e denaro, per un valore di circa 40.000 euro. Prima di darsi alla fuga, i malviventi, hanno immobilizzato, legandolo mani e piedi, il titolare, che tuttavia era riuscito ad attivare il sistema di allarme che ha permesso l’intervento dei carabinieri.
Delle indagini è stata accertata anche la complicità di un 22enne, il quale, prima della rapina, si è recato nella gioielleria col pretesto di acquistare dei preziosi. Una volta ultimato l’acquisto, è uscito dal negozio lasciando volutamente aperta la porta d’ingresso, proprio in concomitanza dell’arrivo dei rapinatori che, senza alcun problema, sono entrati. Il presunto complice, nell’intento di depistare le prove sul suo coinvolgimento, una volta fuori, ha effettuato una telefonata ai carabinieri, senza peraltro proferire parola. I due palermitani sono stati incastrati anche grazie agli accertamenti biologici condotti dai carabinieri del Ris di Messina che hanno rilevato la presenza del Dna appartenente ai due sul materiale repertato in gioielleria. I due palermitani sono stati ristretti nel carcere Pagliarelli di Palermo.