GIARRE (CATANIA) – Due arresti a Giarre per una serie di furti di auto, alcuni tentati, compiuti a Giarre e Riposto sia di notte sia in pieno giorno tra settembre del 2023 e il febbraio di quest’anno. Si tratta di Salvatore Musumeci di 43 anni e Domenico Giallongo di 42, entrambi di Giarre, indagati per ricettazione, furto aggravato e, solo il secondo, per riciclaggio. I due avrebbero agito secondo due schemi ben rodati, a seconda del veicolo da rubare: a volte, dopo avere accertato che le condizioni erano favorevoli, forzavano lo sportello dell’auto per poi rompere il bloccasterzo, in modo da poter effettuare le manovre per spostare l’auto a spinta, solitamente attraverso l’uso di un altro mezzo. In altre occasioni, invece, mettevano in moto le auto, come nel caso di una Fiat 500X, bypassando direttamente la centralina e quindi il sistema del blocco motore. In tutto sono sei i casi accertati.
Sul caso del riciclaggio di un’auto contestata a Giallongo, è emerso che quest’ultimo aveva apposto delle targhe estere a un furgone Fiat Fiorino rubato e alterato anche i caratteri alfanumerici del telaio, inserendo i dati di un veicolo simile di sua proprietà. Il provvedimento restrittivo a carico di Giallongo è stato notificato nel carcere catanese di Piazza Lanza, dove l’uomo si trova poiché, proprio il giorno prima, era stato arrestato dai carabinieri di Acireale mentre tentava di rubare un furgone Mercedes Sprinter parcheggiato in piazza Indirizzo. In quel caso, Giallongo, che era già riuscito ad aprire lo sportello del mezzo, quando è stato fermato e perquisito, aveva in tasca due mazzi di chiavi di auto, banconote per 620 euro e uno strumento Obd (On Board Diagnostic) wireless, un sistema che permette di superare la centralina del veicolo e accenderlo senza le chiavi. Anche Musumeci si trova nel carcere di Catania Piazza Lanza.