Per le opposizioni che ieri hanno chiesto in commissione Affari istituzionali dell’Ars l’invio delle carte sulla nomina dei manager della sanità alla Procura e a quella della Corte dei conti, tra le criticità emerse durante l’esame dei documenti non ci sarebbe solo la questione del presunto conflitto d’interessi del dirigente generale del dipartimento pianificazione dell’assessorato alla Salute, Salvatore Iacolino: almeno tre direttori in pectore sarebbero stati considerati casi “anomali” dai commissari.
Le opposizioni hanno fatto mettere a verbale le proprie perplessità durante l’ultima seduta della commissione Affari istituzionali, che non ha espresso il parere sulle nomine, per le quali a questo punto scatterà il silenzio-assenso. Si tratterebbe di Gaetano Sirna, indicato come direttore generale del Policlinico nonostante il suo nome non sia più da oltre un anno nella lista nazionale degli idonei avendo superato i 70 anni di età (il limite è 65 anni); Ferdinando Croce, destinato all’Asp di Trapani, che non avrebbe i requisiti nel curriculum anche se il ministero lo ha inserito nell’elenco; Giuseppe Drago, in pectore per guidare l’Asp di Ragusa, poiché c’è in corso un giudizio con l’Asp che si è costituita parte civile contro di lui.
“Queste perplessità sono state condivise con tutti i componenti – dice Martina Ardizzone, deputata del M5s e membro della commissione Affari istituzionali -. Persino l’assessore alla Salute Giovanna Volo ha fatto scena muta di fronte alle nostre domande. È chiaro che siano emerse criticità in tutte le fasi di questa procedura. Ma tutto sarà affare della Procura della Repubblica e della Corte dei conti, da qui a breve.”