CATANIA – A Catania un passante ha riferito al 112 che in via Vincenzo Giuffrida si trovava una donna in lacrime: chiedeva aiuto perché aveva subito violenza sessuale da parte di due sconosciuti. La polizia l’ha individuata sui gradini del portone di uno stabile. Ha raccontato ai poliziotti di aver subito violenza fisica e sessuale da parte di due uomini, di cui ha fornito le descrizioni; entrambi erano ancora all’interno dell’appartamento dove si era verificata l’aggressione.
Gli agenti hanno iniziato la ricerca tra i vari appartamenti del complesso condominiale, piano per piano, finché non è stato intravisto un uomo che è stato invitato ad aprire la porta d’ingresso. Corrispondeva alla descrizione di uno dei due uomini indicati ed è apparso sin da subito nervoso alla vista della polizia. La donna ha immediatamente riconosciuto il luogo della violenza. Il sospettato, poi identificato come un catanese di 45 anni, pluripregiudicato anche per violenza sessuale, ha eluso le domande degli investigatori, non fornendo una spiegazione valida in merito alla sua presenza lì. Poi, incalzato dalle domande, ha riferito di trovarsi lì insieme al suo datore di lavoro, che al momento stava riposando in un’altra stanza. Gli agenti hanno trovato un altro uomo – anche lui corrispondente alla descrizione fornita dalla donna – sdraiato a dormire profondamente tanto da non accorgersi della presenza dei poliziotti.
Subito si è dimostrato infastidito dalla presenza della polizia: prima ha chiesto spiegazioni, poi è andato in escandescenze, balzando giù dal divano e attivando con il telefono una diretta social, riprendendo la scena e chiedendo aiuto perché vittima di aggressione, simulando di aver ricevuto degli schiaffi e coprendosi il viso con una mano. Nonostante venisse invitato alla calma e a mantenere un atteggiamento consono e collaborativo, ha invece continuato con fare provocatorio a urlare e a minacciare i poliziotti arrivando a lanciare contro di loro il telefono cellulare che aveva in mano, senza colpirli.
Si è scoperto in un secondo tempo che anche lui era pregiudicato. Non solo: il 35enne era verosimilmente sotto effetto dell’alcool e di sostanze psicotrope. Ha provato a scagliarsi contro gli agenti che, a quel punto, sono stati costretti ad ammanettarlo. All’interno dell’appartamento sono state trovate numerose bottiglie di alcolici e tracce di cocaina e crack. I due uomini sono stati condotti in questura per ulteriori approfondimenti e per ricostruire l’accaduto.
È emerso l’epilogo di una serata cominciata in discoteca e finita nell’appartamento del 35enne dove, probabilmente a causa dell’abuso di alcolici e di sostanze stupefacenti, la situazione è poi degenerata. Le aggressioni subìte hanno costretto la donna a fuggire in strada. Uno dei due si era anche impossessato del denaro che aveva nella borsa e le aveva distrutto il telefono, probabilmente per impedirle di chiedere aiuto. I due uomini sono stati arrestati per tentata violenza sessuale.