CATANIA – Quattro automobilisti etnei sono stati sorpresi alla guida in stato di ubriachezza. Il più giovane è un 23enne di Biancavilla che verso le 3 di notte a bordo di un’auto di grossa cilindrata sfrecciava tra le vie del centro di Catania. Quando i carabinieri gli hanno chiesto di scendere il ragazzo non riusciva nemmeno a esprimersi correttamente perché aveva la bocca impastata e fuori dalla macchina ha cominciato a barcollare. L’etilometro ha confermato i sospetti: aveva un tasso alcolemico pari a 0,99 grammi per litro, ovvero superiore alla soglia di 0,8 g/l prevista dal codice della strada e per questo motivo è stato denunciato; tra l’altro non aveva con sé la patente.
Stesso copione per una ragazza catanese residente a San Giovanni la Punta, che si era messa alla guida della sua utilitaria con un tasso alcolemico di 1,06 g/l, e per due uomini di 50 e 55 anni, che sono stati sottoposti ad analoghi accertamenti. In particolare il 50 enne catanese, disoccupato e con precedenti di polizia, con la sua Fiat Punto percorreva a zig zag la strada statale 114 in direzione Siracusa. E’ stato subito bloccato: emanava un forte odore di alcol e aveva un tasso di 2,33 grammi per litro; anche lui era sprovvisto di patente, perché gli era stata già revocata nel 2021. Infine il 55 enne, residente a Pedara, che è stato fermato dai carabinieri mentre si trovava all’interno del porto di Catania ed era intento a guidare un furgone. Aveva un tasso alcolemico di ben 2,80 g/l.