Arrivano i commenti del mondo politico sull’operazione Pandora, in seguito alla quale è stato arrestato il sindaco di Tremestieri Etneo Santi Rando ed è indagato il vicepresidente della Regione siciliana Luca Sammartino. “La cosa più squallida del caso Sammartino non sono le accuse, dalle quali dovrà difendersi come è giusto – dice l’europarlamentare catanese Dino Giarrusso -, quanto il constatare che questo protagonista della vita politica siciliana sia passato con nonchalance da destra a sinistra al centro e di nuovo a destra, corteggiato da tutti per il suo pacchetto di voti, e oggi indagato per cose avvenute quando era con la sinistra e quando era con la destra, il che la dice lunga su tanta politica e tanti politici e capetti siciliani. Sono orgoglioso di aver preso 120 mila voti puliti, portati solo dalla fiducia avuta dai siciliani in me, giacché nessuno mi ha aiutato, mai. Pare invece ci siano casi addirittura di voti comprati per le europee, il che è inquietante”.
Per la Sinistra italiana “le accuse di scambio elettorale politico mafioso che investono Sammartino e i sindaci di Paternò e Tremestieri rivelano la deriva pericolosa di una politica che non riesce più ad affrontare i problemi dei cittadini e insegue l’affermazione elettorale a qualsiasi costo, dove il partito più forte è quello del trasformismo e in cui si imbarca chiunque possa portare un voto in più, per giungere alla vittoria, i cosiddetti incidenti di percorso sono dietro l’angolo. I fatti che vengono contestati a Sammartino riguardano il periodo in cui era esponente del Partito democratico. Oggi Sammartino, da assessore alle politiche agricole del governo Schifani, avrebbe dovuto presiedere il vertice che doveva prendere le misure per affrontare la gravissima siccità che investe la nostra Regione. Le sue dimissioni sono un atto che a noi sembra scontato e, per il ruolo che occupa, devono essere immediate. Ci sembra scontato che la sospensione del vicepresidente apre la crisi della giunta Schifani”.
Il governatore Renato Schifani invece “nel ribadire piena fiducia nei confronti della magistratura, confida pienamente nella possibilità che l’onorevole Sammartino possa dimostrare la propria totale estraneità ai fatti che gli vengono addebitati» e ricorda come «lo stesso abbia ricoperto il suo doppio ruolo istituzionale con decoro, lealtà e trasparenza”. Infine la Lega siciliana: “Siamo e rimaniamo garantisti e siamo certi che il collega Luca Sammartino, di cui conosciamo il senso delle Istituzioni e la sua abnegazione nel servire la Sicilia, dimostrerà la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati”, dicono i deputati del gruppo della Lega all’Assemblea regionale siciliana Marianna Caronia, Giuseppe Laccoto, Vincenzo Figuccia, Salvatore Geraci e Mimmo Turano.