PALERMO – La Corte d’assise di Palermo ha condannato all’ergastolo Luana Cammalleri e Pietro Ferrara, i due amanti di Cerda accusati di aver ucciso il marito della donna, Carlo La Duca, e di averne poi fatto sparire il cadavere che non è mai stato trovato. I due imputati erano presenti alla lettura del verdetto. La Duca, imprenditore agricolo, è sparito nel nulla il 19 gennaio del 2019. E’ uscito da casa alle 8.07 per andare a Cinisi, dove ad attenderlo c’era la nuova compagna. Dovevano trascorrere il fine settimana insieme. Prima di arrivare si è fermato nel terreno di Ferrara a Ciaculli. È qui, secondo la ricostruzione dei pm, che La Duca ha trovato la morte.
In che modo i due imputati si sono disfatti del corpo resta uno dei misteri del processo. Il tragitto della Volkswagen di La Duca è stato seguito grazie al gps. La macchina è stata trovata in via Salvatore Minutilla a Cardillo. L’ultima persona che ha visto l’imprenditore sarebbe Ferrara. Alle 10.48 l’auto è ripartita. Secondo i pm La Duca era già morto e a guidare era Ferrara. Dietro, in una Fiat Punto bianca, ci sarebbe stata Luana Cammalleri, l’ex moglie che avrebbe partecipato al delitto. Non è chiaro nemmeno il movente dell’omicidio.
“L’ho detto fin dal primo momento che erano stati loro – dice Concetta Grispino, la mamma di Carlo La Duca -, si fingevano amici. Mio figlio non me lo restituirà più nessuno, ci sono due figli senza un padre. Perché, perché? Mio figlio non aveva nemici, lo stimavano tutti, tutti. Sono cinque anni che non lo vedo e non lo vedrò più”.