CATANIA – Pensavano di averla fatta franca i due catanesi identificati e poi denunciati dai carabinieri per furto d’auto aggravato in concorso, per due diversi episodi avvenuti a distanza di un giorno l’uno dall’altro nella zona del corso Sicilia. I due complici, un 40enne ed un 51enne, entrambi catanesi, pregiudicati per reati contro il patrimonio, il 25 gennaio scorso hanno rubato una Lancia Y, parcheggiata in via Luigi Rizzo ed il giorno seguente una Fiat Panda, in sosta lungo in via Domenico Cimarosa. Ricevute le denunce sono quindi, subito scattate, da parte dei carabinieri, le indagini avvalorate anche dalla visione delle immagini delle telecamere di sicurezza istallate nella zona.
Dai fotogrammi si è notato che il modus operandi del furto, messo a segno in soli 40 secondi, era lo stesso: per il furto della Lancia Y, le immagini infatti rivelavano come i due uomini, nella mattinata, fossero sopraggiunti a bordo di una Fiat Punto di proprietà del 40enne il quale, alla guida dell’utilitaria, l’ha parcheggiata in via Gian Battista Caramba. A questo punto entrambi i malviventi, certi di non essere visti, sono scesi dal mezzo e si sono divisi i compiti: il 51enne ha proseguito in via Rizzo verso una Lancia Y riuscendo a forzare lo sportello, ad entrare nell’abitacolo, a mettere in moto per poi allontanarsi in direzione di via Ventimiglia mentre il 40enne, durante le veloci fasi del furto, faceva il palo controllando che non arrivasse nessuno, passeggiando, facendo finta di nulla ma con atteggiamento guardingo, vicino all’auto da rubare.
L’indomani, le telecamere della zona hanno immortalato il transito della stessa Fiat Punto lungo la via Domenico Cimarosa. Poco dopo i due complici sono ricomparsi nei monitor mentre percorrevano a piedi la stessa strada in direzione largo Paisiello. Il più grande dei due, coperto dal complice di vedetta, dopo aver raggiunto una Fiat Panda ed averla esaminata attentamente, è entrato nell’abitacolo mettendo in moto e dileguandosi in direzione di via Tomaselli. Grazie alle immagini i due sono stati riconosciuti e rintracciati.