I docenti si mobilitano contro il ponte sullo Stretto: in centinaia, dalla scuola dell’infanzia all’università, in servizio e in pensione, dalle due sponde dello Stretto e da varie parti d’Italia lanciano un appello per la salvaguardia del territorio, dichiarando la propria contrarietà “al progetto devastante”. “Abbiamo scelto di esporci in quanto docenti, e non solo in quanto semplici cittadini, perché abbiamo constatato la contraddizione tra ciò che cerchiamo di insegnare quotidianamente e il silenzio assordante – quando non addirittura asservito – dei luoghi dell’istruzione e della cultura rispetto a una questione così impattante sulle nostre esistenze. Noi che viviamo giorno dopo giorno i disagi del fare formazione in spazi inadeguati, con risorse insufficienti e infrastrutture drammaticamente carenti, non possiamo accettare passivamente che si scelga di sperperare denaro pubblico in opere inutili e dannose”, affermano i docenti.
“Non accettiamo – aggiungono – che la nostra passività ci renda complici del furto di presente e di futuro perpetrato ai danni delle giovani generazioni. La massiccia adesione che l’appello ha ricevuto in soli tre giorni ci rafforza nella consapevolezza di quanto bisogno ci sia di tenere acceso il dibattito, di far sentire la nostra voce e di mobilitare ogni risorsa possibile per contrastare quest’opera scellerata”.
La mobilitazione arriva nel giorno dell’inaugurazione della sede provinciale della Lega, nella centrale via Gasparro 7 (accanto al palazzo municipale). “Abbiamo accolto con simpatia il benvenuto dei nostri vicini di casa – dice il senatore Nino Germanà, commissario provinciale – che hanno esposto nei balconi gli striscioni ‘No ponte’ ai quali abbiamo risposto con la bandiera della Lega e del ‘sì ponte’. E’ sempre positivo quando il confronto tra chi ha opinioni diverse avviene in modo garbato e democratico, come in questo caso”.