La tomoscintigrafia (Spect, dall’inglese Single photon emission computed tomography, anche detta Spet) è un esame di medicina nucleare che si basa sulla somministrazione di un radiofarmaco. Si tratta di sostanze chimiche che hanno la proprietà di interagire specificamente con il sistema biologico ma che, una volta iniettati in vivo, possono anche essere seguiti dall’esterno grazie alla rilevazione dei fotoni gamma emessi dalla sostanza radioattiva che è parte proprio del radiofarmaco. Questa radiazione gamma, come la luce visibile, ma molto più energetica, è rilevata da una sorta di macchina fotografica, comunemente chiamata gamma camera, che ruota intorno alla persona che si sottopone all’esame.
Dalle “fotografie” della distribuzione del radiofarmaco arrivano le immagini utili allo specialista per studiare approfonditamente l’organo ammalato. Il principio di funzionamento non è molto diverso da quello di una Tac, la differenza principale è che mentre nella Tac la sorgente della radiazione è esterna alla persona, nella Spect la sorgente delle radiazioni (il radiofarmaco) è interna alla persona e le immagini sono legate non tanto alla forma degli organi e dei tessuti, come nella Tac, ma soprattutto al modo in cui l’organismo trasforma il radiofarmaco.
La Spect quindi fornisce dettagli importanti sul funzionamento dei tessuti/organi in esame. Le due tecniche diagnostiche, Tac e Spect, sono per molti aspetti complementari e vengono spesso utilizzate simultaneamente, per ottenere la massima informazione possibile. Ed è una Spect-Tc il nuovo apparecchio di cui si è dotato il reparto di Medicina nucleare del Policlinico di Palermo di cui è responsabile Renato Costa (nella foto con tutto lo staff): un tomografo ibrido di ultima generazione che esegue scintigrafie ad alta risoluzione con possibile contemporaneità di una Tac.
La nuova apparecchiatura coniuga però la medicina di precisione e l’umanizzazione dei servizi creando un ambiente particolarmente confortevole per il paziente che si sottopone all’esame, la cui durata, in alcuni casi, può essere di diverse ore. Le pareti della sala dove è ubicata la Spect-Tc, infatti, sono state trasformate in una spiaggia caraibica e il soffitto in un cielo luminoso che rendono più accogliente e rasserenante l’ambiente. “Le competenze dei nostri professionisti, abbinate all’innovazione tecnologica, sono determinanti per l’assistenza sanitaria ai pazienti e al contempo per lo sviluppo della ricerca e la formazione dei giovani operatori sanitari”, dice il commissario del Policlinico, Maria Grazia Furnari. “La scoperta e lo sviluppo di nuovi traccianti e radioisotopi terapeutici, abbinati alle più innovative tecnologie di rilevazione – aggiunge Costa – rendono possibili diagnosi avanzate e trattamenti mirati, rafforzando il ruolo chiave dell’imaging diagnostico con Spect/Tc nella gestione del paziente e per ottimizzare la cura”.