Una vittoria memorabile in una notte da ricordare. Ottenuta con cuore e carattere nel momento più difficile della stagione. Il Catania fa sua la Coppa Italia di Serie C mettendo in bacheca il primo trofeo della propria storia al termine di una partita dalle mille emozioni, decisa da Costantino a pochi secondi dalla fine dei tempi supplementari. Al 90′ era finita 3-2 con una rete di Marsura.
Due gol importantissimi, decisivi, entrambi in chiusura di tempo, che regalano una grande soddisfazione e il trofeo ai rossazzurri. Pelligra esulta in tribuna con la dirigenza e col sindaco Trantino: una meravigliosa festa che arriva dopo tante amarezze stagionali. Felicità allo stato puro. Giusto così.
Nella finale di ritorno, nella quale il Catania è chiamato a ribaltare il ko di misura dell’andata, succede di tutto. Inizialmente Zeoli conferma la difesa a tre davanti alla novità Albertoni, sposta Quaini a centrocampo e schiera nuovamente Peralta da mezzala. Davanti ancora Di Carmine e Cianci. Torrente propone Valente e Liguori, in panchina all’andata, sulla trequarti nel 4-2-3-1 con Bortolussi prima punta.
Trascorrono tre minuti e il Padova va in vantaggio. Valente su cross dalla destra conclude in porta e trova la corta deviazione di Albertoni, sul pallone si avventa Bortolussi che anticipa Castellini e manda in rete. Il Catania, dopo l’avvio negativo, non ha più nulla da perdere.
Gli ospiti fanno girare il pallone e pressano alto ma con giudizio, creando qualche occasione dopo aver recuperato palla. I rossazzurri tentano di aumentare il ritmo e cercano il corridoio giusto trovandolo per Di Carmine, fermato fallosamente da Delli Carri. Punizione dal limite di cui si incarica Cicerelli: sulla sua conclusione arriva la deviazione col braccio di Perrotta. Calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Di Carmine: portiere spiazzato e 1-1.
Poco dopo Liguori sigla il raddoppio per il Padova, ma l’arbitro annulla per un fallo precedente di Valente su Bouah. Davanti i biancoscudati danno l’idea di poter creare pericoli, ma i problemi per il Padova sono dietro e il Catania ne approfitta. Pochi istanti prima dell’intervallo Cicerelli scambia benissimo con Zammarini, in grande evidenza, e di destro mette in rete il pallone del 2-1, confermandosi uomo di coppa dopo la rete del vantaggio col Rimini al Massimino.
Nella ripresa la prima vera emozione è un colpo di testa di Bortolussi che finisce di poco fuori. Zeoli inserisce Chiricò al posto di Peralta. Difesa a 4 con Cicerelli e Chiricò che partendo dagli esterni a centrocampo vanno ad appoggiare le due punte. Le cose si complicano quando Bouah regala un calcio d’angolo al Padova. Sul cross, arriva Perrotta che batte un poco reattivo Albertoni per la rete del 2-2. I biancoscudati sono di nuovo avanti nel doppio confronto ma restano in 10 per un duro fallo di Delli Carri su Cianci: Nicolini viene richiamato al Var ed espelle il difensore.
Il Catania ha tredici minuti più recupero per provare a riportarsi in vantaggio e si riversa in avanti. Entrano anche Costantino per Cianci e Rapisarda per Bouah. Poi è il turno di Marsura che prende il posto di Cicerelli. Ed è proprio l’ultimo entrato a segnare la rete del vantaggio etneo. Calcio d’angolo su cui salta Monaco, autore del gol del 2-1 all’Euganeo: sulla sua deviazione, Marsura mette dentro di ginocchio.
Si va ai supplementari con il Catania in superiorità numerica. Ormai si gioca a una porta sola. Tanti cross e qualche potenziale occasione. In avvio del secondo supplementare, vanno in campo Kontek per Monaco e poi Chiarella che sostituisce Castellini. Il Catania preme, colleziona angoli e alla fine la spunta. Proprio al 120′, con i rigori ormai alle porte: Quaini serve Marsura che mette al centro, Costantino di testa indirizza in rete.
Finisce 4-2. In un Massimino a porte chiuse, riempito solo da 1500 under 14 del vivaio rossazzurro e delle scuole calcio affiliate, può scoppiare la festa con il presidente Pelligra. Il capitano Ciccio Rapisarda solleva al cielo la Coppa Italia. Il Catania esulta. Questa è la sera della gioia. Chissà che non sia anche quella della sospirata svolta.
CATANIA-PADOVA 4-2 dts
Catania (3-5-2): Albertoni; Castellini (3′ sts Chiarella), Monaco (1′ sts Kontek), Celli; Bouah (34′ st Rapisarda), Peralta (20′ st Chiricò), Quaini, Zammarini, Cicerelli (37′ st Marsura); Cianci (34′ st Costantino), Di Carmine. In panchina: Furlan, Donato, Curado, Haveri, Peralta, Ndoj. Allenatore: Zeoli.
Padova (4-2-3-1): Zanellati; Belli (19′ st Faedo), Delli Carri, Perrotta, Villa; Radrezza (34′ st Fusi), Crisetig; Liguori (34′ st Crescenzi), Varas, Valente (19′ st Palombi); Bortolussi (42′ st Capelli, 5′ sts Zamparo). In panchina: Donnarumma, Mangiaracina, Dezi, Bianchi, Favale, Cretella, Tordini. Allenatore: Torrente.
Arbitro: Nicolini di Brescia.
Reti: 2′ pt Bortolussi, 26′ pt Di Carmine (rig), 44′ pt Cicerelli, 27′ st Perrotta, 44′ st Marsura, 15′ sts Costantino.
Note: partita giocata a porte chiuse. Presenti, in tribuna B, 1500 under 14 delle scuole calcio affiliate al Catania. Espulso al 31′ st Delli Carri per gioco violento. Ammoniti Belli, Crisetig, Celli, Castellini, Fusi, Monaco, Costantino. Angoli 8-3. Recupero: 1′ pt, 4′ st, 0′ pts, 3′ sts.