PALERMO – I carabinieri di Palermo hanno dato esecuzione a un provvedimento del tribunale con il quale è stato disposto il sequestro di beni riconducibili a Leandro Greco, 34 anni, di Palermo, pregiudicato. Greco era stato arrestato nell’ambito operazione denominata “Cupola 2.0”, nel dicembre del 2018, successivamente condannato con sentenza del dicembre del 2020, a 12 anni di reclusione per aver avuto ruolo direttivo nell’ambito di Cosa nostra. L’attività investigativa e le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, hanno consentito di dimostrare come Leandro Greco, detto Michele figlio di Giuseppe e nipote in linea diretta di Michele, detto il Papa, si sia fatto promotore della riorganizzazione della commissione provinciale di Cosa nostra, prendendo parte a numerosi incontri con esponenti di vertice di altri mandamenti.
La sua è emersa come figura designata ad assumere un ruolo di primo piano nel mandamento di Ciaculli. Le indagini hanno dimostrato come i beni nella sua disponibilità fossero in realtà il frutto delle sue attività illecite perpetrate nel corso degli anni, così consentendo al tribunale di Palermo di emettere l’odierno provvedimento di sequestro riguardante beni, del valore complessivo di circa un milione e precisamente 2 imprese individuali a Palermo, con attività di ristorazione e con attività di ingrosso di prodotti ortofrutticoli, un immobile, sempre a Palermo destinato a laboratorio artigianale e 12 rapporti bancari.