CATANIA – Dai primi giorni di aprile la VIII strada della zona industriale di Catania, arteria principale sulla quale transitano quotidianamente migliaia di mezzi, è stata parzialmente interdetta al traffico a causa di un cantiere che in realtà non è stata ancora avviato. Lo segnalano la Fiom Cgil e la Cgil. “Ne consegue – dicono i sindacati – che la viabilità alternativa, di certo mai sottoposta a manutenzione, mette a repentaglio l’incolumità dei tanti automobilisti pendolari e non, e degli autisti che guidano mezzi aziendali, costretti a seguire un percorso accidentato e sfornito sia di una segnaletica adeguata sia di illuminazione. Tutto questo a conferma del fatto che la zona industriale non è ancora un’infrastruttura prioritaria e di valore per la politica e per le istituzioni catanesi e della Regione siciliana. E questo nonostante quanto affermato in occasioni pubbliche nelle ultime settimane”.
Per Fiom e Cgil, infatti, “l’impressione è che i buoni propositi annunciati lo scorso 26 febbraio, al termine del tanto agognato incontro tra l’assessore Eddy Tamaio, il commissario della Zes orientale, Irsap e Comune di Catania, si siano rivelati ancora una volta solo slogan elettorali. Durante l’iniziativa degli industriali catanesi di pochi giorni fa, il sindaco di Catania Enrico Trantino ha negato che sia stata applicata la logica del rimpallo della responsabilità sui disagi dell’area; per questo motivo lo invitiamo a percorrere personalmente, e con auto propria, le tratte di cui parliamo. Dopo, forse, si farà un’idea più precisa”.