PALERMO – “Aprile ha prolungato ulteriormente in Sicilia una ormai lunga serie di mesi con precipitazioni inferiori alla norma, avviata lo scorso settembre, che si configura sempre più come un’anomalia estrema rispetto al clima siciliano”. Anche i tecnici del Servizio informativo agrometeorologico siciliano confermano la crisi: l’Isola è sempre più all’asciutto. “Le speranze di un recupero significativo del pesante deficit accumulato durante l’autunno e l’inverno – aggiungono – erano concentrate soprattutto per l’inizio del mese, quando apporti significativi di piogge avrebbero potuto salvare almeno parte della produzione cerealicola, che in alcune zone è andata invece del tutto perduta. La media regionale della precipitazione mensile è risultata pari a 23 mm circa, a fronte di un valore normale di 41 mm per il periodo 2003-2023”.
Il quadro è sconfortante: “I fenomeni sono stati praticamente del tutto assenti nella prima parte del mese, mentre le tre perturbazioni occorse nella seconda parte del mese hanno interessato l’Isola solo marginalmente e sono state caratterizzate da quasi totale assenza di attività convettiva, producendo così fenomeni diffusi ma quantitativamente poco significativi. Il numero medio regionale di giorni piovosi è risultato pari a 3,2 a fronte di un valore normale pari a 6, con un massimo di 8 giorni piovosi registrato dalla stazione Sias Cesarò Monte Soro (provincia di Messina) e un minimo di un solo giorno piovoso registrato dalla stazione Santa Croce Camerina (Ragusa). Sulla rete Sias il massimo accumulo mensile di 78,6 mm è stato registrato dalla stazione San Fratello (Messina), mentre il massimo accumulo giornaliero è stato registrato il giorno 16 dalla stazione Gangi (Palermo) con 27 mm”.