Catania

Assoesercenti: Europa dia il via libera alla norma che regola nuove assunzioni

In Sicilia sono oltre 85mila i contratti programmati dalle imprese nel periodo compreso tra aprile e giugno 2024, con un decremento di circa 14mila unità rispetto allo stesso trimestre del 2023 (-14,2%). In crescita le previsioni di entrata nei settori dei servizi alle persone (+3,7% rispetto al trimestre 2023) e soprattutto del commercio (+49,8% rispetto al trimestre dello scorso anno). In negativo, con significativa flessione rispetto al trimestre aprile-giugno 2023, sono i flussi programmati dalle imprese del settore turistico, ovvero alloggio e ristorazione, con un -8,3%, delle costruzioni (-15% rispetto a aprile-giugno 2023), ma soprattutto del manifatturiero e dei servizi alle persone che mostrano una flessione rispettivamente del 33,7% e del 44,5%. A delineare questo scenario è il Centro studi di Assoesercenti attraverso l’elaborazione dei dati del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Nel trimestre aprile-giugno 2024, il flusso delle assunzioni è caratterizzato da una prevalenza di contratti a tempo determinato (57,4mila unità; 67% del totale), seguono i contratti a tempo indeterminato (14,5mila; 17%) e quelli di apprendistato (3,4mila; 4%). Sotto il profilo territoriale, tutte le province siciliane confermano il trend negativo nelle previsioni di assunzione nei mesi da aprile a giugno 2024. A guidare questa classifica sono soprattutto Palermo e Catania che rappresentano il 48% del decremento di assunzioni previste in Sicilia rispetto al 2023. Il settore del commercio mostra un trend positivo delle assunzioni i tutte le province siciliane: nel territorio del Catanese sono previste assunzioni per circa 1.280 unità nel trimestre, mentre le imprese palermitane del commercio prevedono di assumere circa 960 unità. In Sicilia, i profili più ricercati sono quelli delle professioni commerciali e dei servizi che comunque rappresentano il 33% del totale delle assunzioni previste nei mesi compresi tra aprile e giugno 2024. Seguono al 27% gli operai specializzati e conduttori di impianti e al 16% i dirigenti, specialisti e tecnici.

Tra le professioni commerciali e dei servizi le figure più ricercate sono gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione con circa 4,5mila unità previste, con una percentuale di difficolta di reperimento del 31,4%, dovuta alla mancanza di candidati o all’inadeguata preparazione. “È necessario – afferma il presidente di Assoesercenti Sicilia, Salvo Politino – programmare un’offerta formativa integrata e adeguata alle necessità reali dei settori produttivi strategici della regione. Un intervento coordinato che coinvolga istituzioni e parti sociali, ciascuno nel proprio ambito di competenza, nelle tematiche della formazione professionale e delle politiche del lavoro. La norma inserita nella Legge di Stabilità della Regione Sicilia, che prevede contributi a favore dei datori di lavoro per sostenere il costo delle nuove assunzioni, è ancora in attesa del via libera della Commissione Europea. Non è accettabile questa lungaggine dei tempi da parte della Commissione Europea – prosegue il presidente Assoesercenti.

Di fronte a una misura così importante che prevede uno stanziamento di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni, dal 2024 al 2026, e che vede quali principali destinatari i non occupati, nella logica di favorire l’inserimento lavorativo di una platea più ampia possibile e che rappresenta per le imprese l’abbattimento dei costi del lavoro e una importante occasione di sviluppo per il territorio siciliano, non si possono accettare ritardi. L’appello che facciamo come Assoesercenti – conclude Politino – è che si possa avere l’operatività in tempi rapidissimi da parte della Commissione Europea. La Sicilia non si può permettere ulteriori ritardi”.

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