Ancora loro. Per la quinta volta di fila, la numero 24 in assoluto. L’Ekipe Orizzonte Catania resta sul trono d’Italia. In una piscina di Nesima gremita, le rossazzurre, sconfitte in casa in gara-1 e vittoriose in trasferta in gara-2, completano l’opera e chiudono i conti con il successo in gara-3 contro il Plebiscito Padova che vale l’ennesimo scudetto, nuovo tassello di una storia gloriosa e senza eguali nella pallanuoto femminile di casa nostra.
Avvio di partita in salita con le padovane due volte avanti e un rigore di Marletta neutralizzato dal portiere ospite Teani. Pronta la reazione etnea con i guizzi di Bettini e Palmieri che valgono il primo vantaggio (3-2). I centri di Millo e Meggiato e una botta in superiorità di Tabani chiudono il primo tempo in parità (4-4), mantenuta sino al 6-6 con i gol di Bacelle, Gagliardi (pregevole beduina), Bettini e Cassarà.
L’Ekipe cambia marcia e in chiusura di seconda frazione rompe l’equilibrio con il break firmato Viacava, Bettini e Marletta (9-6). Il Plebiscito prova a rientrare le realizzazioni di Casson in doppia superiorità e di Yaacobi, ma le rossazzurre lo ricacciano indietro con le reti tutte catanesi di Marletta (2) e Leone: 12-8 e massimo vantaggio dell’incontro.
Le padovane tentano di riaprirla dimezzando lo svantaggio (12-10). Le rossazzurre non restano a guardare: Viacava e Marletta rimandano a +4 le compagne (14-10). Dopo il rosso con sostituzione a Teani, portiere ospite, i gol di Schaap e Millo portano nuovamente il Plebiscito a -2, ma l’Orizzonte serra le file in difesa e congela il 14-12. A Nesima può esplodere la festa, dedicata alla memoria di Giuseppe La Delfa, storico dirigente del club scomparso questo inverno a soli 54 anni. Tutto il gruppo indossa le magliette con la scritta “Sempre con noi G.”. Catania è ancora campione d’Italia.