Ex vigilessa uccisa, collega si difende: ‘Un incidente’

Fermato nel Bolognese, i due avevano una relazione

È stato fermato per omicidio volontario a Bologna Giampiero Gualandi, 63enne ex capo dei vigili di Anzola Emilia accusato di aver assassinato la collega 33enne Sofia Stefani. La Procura contesta le aggravanti dei futili motivi e del legame sentimentale. “E’ stato un incidente, non è stato volontario, non è stato un femminicidio”, dice l’avvocato Claudio Benenati, difensore di Gualandi. Sofia è stata uccisa con la pistola di ordinanza del 62enne. Secondo Gualandi un colpo partito per errore dalla sua pistola nel corso di una lite e di una colluttazione con la donna, all’interno di un ufficio della polizia locale del comando di Anzola Emilia.

Una versione che gli inquirenti non ritengono credibile. Secondo quanto ricostruito era stata la donna a chiamare Gualandi. I due, ex colleghi di lavoro, avevano avuto una relazione ed era lei in particolare a volerla portare avanti, mentre lui no. Ci sarebbero anche messaggi acquisiti agli atti che i due si sono scambiati e che confermerebbero questa ipotesi. La giovane donna aveva un fidanzato, sentito dagli investigatori, mentre Gualandi è sposato. All’interno dell’ufficio non ci sono telecamere che possano aver ripreso quello che è successo e le altre persone presenti ieri pomeriggio nell’edificio non avrebbero sentito grida o toni animati, ma solo lo sparo.

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