Mai una promossa tramite i playoff che si sia piazzata oltre il quinto posto in classifica e mai una vincitrice della Coppa Italia di Serie C che sia andata oltre il secondo turno della fase nazionale, eccezion fatta per chi abbia chiuso la regular season tra le prime due (diventando quindi spettatore perché già in B o entrando a corsa ampiamente avviata forte di una posizione privilegiata).
Lo storico degli spareggi promozione in Serie C, al via martedì 7, non sorride al Catania e dà l’idea di quale impresa senza precedenti servirebbe ai rossazzurri per arrivare sino in fondo.
La formazione di Zeoli ha terminato il campionato in tredicesima posizione, accedendo ai playoff grazie al successo nella Coppa Italia di categoria, e debutterà nel primo turno della fase nazionale. Di fatto, gli ottavi di finale di un tabellone che proseguirà con il secondo turno della fase nazionale e la final four con semifinali e finali, da disputare tutte con gare di andata e ritorno per un totale massimo di 8 partite.
Una scalata di difficoltà crescente – visto che il Catania sarà testa di serie nel primo turno della fase nazionale ma non nel secondo, quando entreranno in scena le seconde dei tre gironi – nella quale, se vorranno farsi largo, gli etnei dovranno scrivere una pagina inedita nella storia della Serie C.
Da quando esiste la formula attuale, la promossa agli spareggi ha sempre finito la stagione tra le prime tre. Unica eccezione, il Cosenza 2017-18 che riuscì a conquistare la B da quinto classificato – posizione comunque decisamente migliore di quella del Catania di quest’anno – battendo in finale il Siena, che aveva eliminato i rossazzurri ai rigori in una beffarda semifinale.
Quanto alle vincitrici della Coppa Italia, esiste un unico precedente relativo a una squadra rimasta fuori dai playoff in campionato e ammessa solo grazie al trionfo in coppa. Si tratta della Viterbese di Pino Rigoli, dodicesima nella regular season 2018-19 e qualificatasi in virtù della Coppa Italia vinta in finale contro il Monza: i gialloblu vennero subito eliminati dall’Arezzo nel primo turno della fase nazionale (0-3 e 0-2).
Tutte le altre vincitrici si sono fermate prima delle semifinali. Non fanno testo, in questo senso, il Venezia 2016-17, promosso grazie al primo posto nel girone A, e il Padova 2021-22, finalista playoff ma lanciato dal 2° posto in campionato, tanto da rendere il successo in coppa ininfluente ai fini della collocazione nel tabellone.
Di seguito, il quadro riepilogativo delle finali playoff da quando esiste la nuova formula con squadra promossa e finalista (tra parentesi il rispettivo piazzamento in campionato) e il percorso della vincitrice della Coppa Italia.
2016-17: promosso Parma (2° posto nella stagione regolare), finalista Alessandria (2°) – vincitrice Coppa Italia: Venezia (1° posto nel girone A e quindi già promossa).
2017-18: promosso Cosenza (5°) – finalista Siena (2°) – vincitrice Coppa Italia: Alessandria (6°) eliminata primo turno fase nazionale.
2018-19: promosse Trapani (2°) e Pisa (3°) – finaliste Piacenza (2°) e Triestina (2°) – vincitrice Coppa Italia: Viterbese (12°) eliminata primo turno fase nazionale.
2019-20: promossa Reggio Audace (2°) – finalista Bari (2°) – vincitrice Coppa Italia: Juventus U23 (10°) eliminata secondo turno fase nazionale.
2020-21: promossa Alessandria (2°) – finalista Padova (2°) – Coppa Italia non disputata.
2021-22: promosso Palermo (3°) – finalista Padova (2°) – vincitrice Coppa Italia Padova.
2022-23: promosso Lecco (3°) – finalista Foggia (4°) – vincitrice Coppa Italia Vicenza (7°) eliminato secondo turno fase nazionale.