PALERMO – È stato denunciato il 62enne che ha molestato una bambina di 5 anni nella zona di via Primo Carnera fra i palazzoni del quartiere Zen 2 di Palermo. L’uomo vive nello stesso rione ed è stato salvato dal linciaggio grazie all’intervento di una cinquantina di agenti che lo hanno prelevato dall’alloggio in cui ha trovato riparo in via Agesia di Siracusa. In tantissimi sono arrivati sotto casa, lo hanno minacciato e gli hanno anche distrutto la macchina. Anche la figlia del presunto molestatore si sarebbe schierata con la folla inferocita. E’ stato portato per la notte fuori dallo Zen dopo che è rimasto per ore nel commissariato San Lorenzo. Gli agenti stanno cercando di ricostruire quanto successo e di rintracciare la bimba e i genitori. Saranno sentiti anche i parenti dell’uomo che lavorava in una macelleria in zona. Durante i tafferugli un agente è rimasto ferito e diverse volanti sono state danneggiate.
Duro l’intervento del sindacato di Polizia Coisp: “Intervenuti in seguito a una denuncia nei confronti di un uomo che aveva molestato una bambina di cinque anni gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico e del Reparto mobile sono stati accerchiati e aggrediti dalla folla ieri nel quartiere Zen a Palermo – afferma Domenico Pianese, segretario generale del sindacato -. Il risultato? Quattro poliziotti feriti: uno ha riportato una ferita alla testa e sono stati necessari dei punti di sutura, un altro ha ricevuto un colpo in testa, altri due riportano traumi vertebrali e varie contusioni. L’uomo è stato arrestato ed è stato salvato dal linciaggio della folla proprio dagli agenti, ma tante altre persone che erano nelle zone limitrofe sono accorse e hanno approfittato del pretesto per scagliarsi con calci, pugni e oggetti contundenti verso i poliziotti”.
“Stiamo assistendo a una escalation di violenza in tutta Italia nei confronti delle forze di polizia, che sembra inarrestabile – continua Pianese – e che sta diventando sempre più pericolosa sia per gli agenti e sia per i cittadini. Fin quando non verranno approvati con procedura d’urgenza i decreti sicurezza deliberati lo scorso novembre dal Consiglio dei ministri che prevedono l’inasprimento delle pene per chi aggredisce le forze dell’ordine, la situazione non potrà che peggiorare”.