PALERMO – Il 38enne Samuele Fuschi è morto a Palermo in un incidente stradale in viale Regione siciliana, dove si sono formate code chilometriche. Col suo motociclo Honda Sh 300 sarebbe caduto perché la ruota è finita in una profonda buca sull’asfalto, in direzione Catania. Fuschi era del quartiere Albergheria, lo stesso di Giuseppe La Barbera, l’operaio morto nella strage di Casteldaccia, e lascia la moglie e quattro figli.
“Volevo dire grazie al sindaco – si lascia andare il figlio di Fuschi, Alessio -, perché è solo colpa sua se mio padre è morto. Ci sono buche enormi e lui ci ha lasciato la vita. Era un uomo eccezionale. Ora farò io da padre alla mia sorellina di 4 mesi”. Per Salvatore Santoro, suocero di Samuele, “non si può morire in questo modo, per una buca. Samuele prendeva un piccolo sussidio e faceva semplici lavoretti per arrotondare perché con il solo sussidio non si può vivere. Siamo distrutti. Una famiglia distrutta. Mia figlia ha 34 anni e ha un bambina che ancora allatta. Come faranno adesso a sopravvivere?”.
Il sindaco Roberto Lagalla risponde: “Stando ai primi rilievi effettuati dalla polizia municipale appare evidente che si sia trattato di un cedimento dell’asfalto avvenuto contestualmente o pochi momenti prima del verificarsi dell’incidente che ha provocato la morte del motociclista, per il quale vanno le condoglianze e la vicinanza mia e dell’amministrazione alla famiglia. Nessuna segnalazione per il pronto intervento è pervenuta. Risulta impossibile che una buca del genere, lungo l’arteria più trafficata della città, non fosse stata segnalata, come del resto già avvenuto per altre buche in viale Regione Siciliana, poi riparate. Siamo consapevoli dei ritardi da recuperare e non ci sottraiamo. Diciamo solo che avere rimesso in piedi i conti ci consente oggi di far andare avanti le opere sia di giorno, sia di notte. Anche l’attività di rattoppo è molto intensa e procede giorno dopo giorno, ma arrivare ovunque nello stesso momento non si può”.
L’incidente si è verificato nel giorno in cui è arrivata la notizia del Comune di Palermo condannato al pagamento di 40 mila euro come risarcimento per la caduta di una donna causata dal marciapiede dissestato. La settantenne il 15 novembre del 2019 è inciampata mentre camminava in via Terrasanta, si è fratturata il polso e ha riportato un serio ematoma facciale, perdendo parecchio sangue nell’impatto contro un albero. Per diverso tempo, raccontano i suoi avvocati, ha dovuto farei conti con problemi all’occhio destro legati al trauma cranico. Ha così presentato denuncia, ottenendo la condanna del Comune a distanza di quasi 5 anni.