Tra i migliori gin del mondo ce n’è uno siciliano: è Apenera, il gin distillato in Sicilia che utilizza esclusivamente ingredienti e botaniche dell’isola. Ha conquistato la giuria della competizione internazionale indipendente “The gin guide awards”, superando tre batterie di test alla cieca e risultando vincitore per la categoria “Contemporary Gin”. I giudici provenienti da tutto il mondo hanno apprezzato i profumi e gli aromi che raccontano di Sicilia e la grande morbidezza. Protagoniste sono le bacche di ginepro dell’Etna a cui si accompagnano la scorza dell’arancia di Ribera Igp, il limone e il pompelmo rosa di Siracusa e il miele di api nere, che dona delle note agrumate e speziate alla struttura del liquore.
E poi ancora entrano nel bouquet il basilico, i semi di finocchietto selvatico, il timo capocchiuto, la menta di Agrigento e la salvia di Ragusa, note vegetali che bilanciano i picchi agrumati. Le mandorle e le noci della Val di Noto completano la struttura, mentre le mele Lappedde del messinese e i mirtilli neri dell’Etna aggiungono densità. “Una gioia immensa che ci ripaga da tutti gli sforzi condotti negli ultimi due anni per portare avanti il nostro progetto – affermano Jerry Prestigiacomo e Giusy Cipolla, i due giovani fondatori e creatori di Apenera Gin, tornati a investire in Sicilia dopo un lungo periodo all’estero.
“La nostra idea – continuano – è quella di associare l’immagine dell’Ape nera mellifera siciliana alla storia dei siciliani. Un popolo che, come le api nere, ha resistito e resiste tutt’ora alle migrazioni e alle tante contraddizioni che caratterizzano la nostra isola, e che adesso con tanto sforzo e coraggio vuole tornare a vivere le città e raccontare della bellezza delle proprie origini da protagonista”
Apenera è nato nel 2021 ad Aragona, paesino a 10 km dalla Valle dei Templi di Agrigento e dalla Scala dei turchi, entrambi Patrimonio Unesco. Qui un vecchio deposito di frutta secca è stato ristrutturato e adesso ospita un distillatore in rame realizzato in maniera artigianale dalla famiglia tedesca Müller, leader nel mondo della produzione di alambicchi dal 1929. Il distillatore chiamato affettuosamente “Mimì” è stato progettato con un cestello a sospensione per le botaniche più delicate.