Spesso si sovrappongono le definizioni di terapia del dolore e cure palliative. In effetti si tratta di atti medici ben differenti. La terapia del dolore, infatti, non si occupa soltanto di individuare un rimedio che possa porre fine al male fisico o psicologico, è, invece, una disciplina, afferente alla più ampia specialità di Anestesia e Rianimazione, che prevede una profonda conoscenza di tutti gli organi e apparati coinvolti nella percezione, trasmissione ed elaborazione del dolore e delle molteplici e complesse risposte che l’organismo genera.
Si parla più propriamente di cura o medicina palliativa quando il dolore origina da condizioni morbose che non possono avere una guarigione e non può che degenerare. Con l’obiettivo di condividere i principi dei due trattamenti, l’Asp di Caltanissetta ha organizzato un corso di formazione intitolato “Cure palliative e terapia del dolore”, rivolto in particolare ai medici di medicina generale del Nisseno. L’evento formativo rientra nel progetto “Realizzazione delle reti locali di cure palliative e potenziamento delle cure palliative domiciliari di base e specialistiche”, e ha riunito numerosi professionisti del settore per approfondire le diverse tematiche legate alle cure palliative.
Durante il corso sono stati affrontati diversi temi tra cui l’appropriatezza nella scelta del setting assistenziale più adeguato per i pazienti in condizioni di fragilità legate al fine vita, la terapia del dolore, le relazioni psicologiche con pazienti e familiari ed elementi di bioetica. I relatori del corso sono stati Giuseppe Biagio Mulè, responsabile dell’Hospice di San Cataldo e del servizio di Cure palliative dell’area Nord, Gianpaolo Alario, direttore dell’Hospice di Gela e del servizio di Cure palliative dell’Area Sud, Valentina Bordino, psicoterapeuta dell’Hospice di San Cataldo e componente dell’Uvp Area Nord e Francesca Picone, dirigente dell’Unità di Formazione dell’Asp di Caltanissetta.