CATANIA – La polizia municipale di Catania – reparto polizia commerciale – ha emesso 30 provvedimenti interdittivi nei confronti dei titolari di esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande e di esercizi di vicinato per la vendita di prodotti non alimentari. Nello specifico, sono stati eseguiti 12 provvedimenti di cessazione definitiva di attività, per mancanza di autorizzazione amministrativa e sanitaria e 18 sospensioni temporanee di attività per occupazione abusiva di suolo pubblico e ampliamento di suolo pubblico in difformità ai titoli concessori rilasciati dall’amministrazione Comunale.
Le attività sottoposte a chiusura definitiva o temporanea, riguardanti pub, bar, ristoranti ed esercizi di vicinato, sono ubicate nelle aree: via Gemmellaro, via Capuana, via Fischetti, via Coppola, via di Sangiuliano, piazza Grenoble, piazza Carlo Alberto, piazza Ettore Maiorana, piazza Giovanni XXIII, via Dusmet, via S. M. Alla Grotta, via Principe Nicola, piazza Bovio, via della Concordia, Via Plebiscito, Via Casagrandi, Via De Curtis, Piazza Eduardo e Peppino De Filippo, Corso Indipendenza, Via Bernini, Via Pacini, Via Fabio Filzi, Via Mascali, Viale Castagnola, via Barriera del Bosco, via Allende, largo Catanzaro, via Torino, piazza Risorgimento, via S. Euplio, via Galermo, viale San Teodoro, viale A. Usodimare. Nei confronti dei titolari delle 12 attività sottoposte a chiusura definitiva, la polizia municipale ha operato anche la confisca degli arredi e delle attrezzature, con conseguente distruzione eseguita presso gli impianti di smaltimento siti in contrada Volpe e presso l’Isola Ecologica Comunale di via Maria Gianni.
Sono stati, inoltre, eseguiti 10 provvedimenti di cessazione attività, con conseguente confisca della merce, ai danni di altrettanti venditori itineranti che, in spregio al divieto imposto su tutto il centro storico, hanno operato negli ultimi mesi in via Etnea e aree limitrofe, venendo ripetutamente sanzionati dalla polizia commerciale. Nell’ultimo bimestre, inoltre, sono stati eseguiti 62 accessi ispettivi che hanno consentito di accertare che 12 locali del centro storico non possedevano i requisiti richiesti di legge e, pertanto, sono stati segnalati alla direzione attività produttive per l’avvio del procedimento di rigetto della SCIA amministrativa.