Catania, nuova vita per il Pala Nesima

Fondi per 15 mln: la struttura ospiterà eventi sportivi e di spettacolo FOTO

CATANIA – Il grande Palasport di Nesima da venti anni in stato di abbandono e preda dei vandali sarà recuperato. Il sindaco Enrico Trantino e l’assessore Sergio Parisi, nel Palazzo degli Elefanti, hanno illustrato il progetto di riqualificazione dell’avveniristica struttura, i cui lavori inizieranno nei prossimi giorni, con un investimento di quasi 15 milioni di fondi comunitari del Patto per Catania. All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti delle maggiori società e federazioni sportive di Catania e il consigliere comunale Maurizio Zarbo.

Il progetto esecutivo, elaborato dalla ditta appaltatrice che si è aggiudicato il servizio integrato di progettazione ed esecuzione, permetterà di dare nuova vita all’impianto trasformandolo in un centro erogatore di servizi sportivi e grandi eventi di spettacolo. La riqualificazione del Pala Nesima, a pochi passi dalla stazione della Metro, si inserisce nel progetto di rigenerazione e completamento del complesso polifunzionale, in cui trovano posto anche la piscina olimpionica, un campo di calcio a undici con misure regolamentari e due campetti di calcio a cinque, oltre a vaste aree di parcheggio per le auto e le moto.

“Abbiamo raggiunto un obiettivo importante non solo per lo sport ma per tutta la città che vedrà finalmente completata una struttura da molti anni abbandonata – ha detto il sindaco Enrico Trantino -. Un traguardo a lungo inseguito dall’assessore Parisi e dalla direzione comunale allo Sport e ai lavori pubblici, con in testa l’ingegnere Finocchiaro e il dirigente Paolo Di Caro, che seguendo il nostro indirizzo hanno recuperato i fondi necessari per imbastire l’iter lavorando con grande perizia e determinazione. Una struttura che sarà al servizio della città, in una zona popolosa e strategica per lo sviluppo dell’area metropolitana”.

Le strutture rimaste inalterate dagli atti di vandalismo subite dal Pala Nesima sono quelle portanti dell’edificio quali la copertura, le pareti perimetrali e le tribune capaci di contenere oltre 4.500 spettatori. Nell’ambito del progetto di riqualificazione si prevede il rifacimento delle pavimentazioni sportive e non, rivestimenti, arredi bagno e impianti tecnologici, tenendo presente gli obiettivi relativi al riutilizzo dell’impianto e cioè attività sportive indoor, compreso il tennis, competizioni sportive ad alto livello, anche internazionali, ma anche eventi di carattere culturale (concerti, spettacoli, mostre, convegni), considerato anche l’amplissimo parterre lungo oltre 70 metri.

“In questi giorni – ha detto l’assessore Parisi – ho provato la grande emozione di chiudere questo lungo percorso con una delibera della giunta presieduta dal sindaco Trantino per rigenerare questa grande struttura sportiva per cui abbiamo lavorato a fari spenti e senza fare annunci come vuole il sindaco. Ricordo che già quattro anni addietro con il sindaco Pogliese avevamo immaginato questo percorso di recupero che ora finalmente è approdato al risultato di avviare il cantiere, con grande sollievo di tutti perché era inimmaginabile che il Pala Nesima rimanesse ancora in queste condizioni. Un servizio in più per il mondo dello sport cittadino che sta dando grandi soddisfazioni in termini di risultati sportivi e seguito popolare”.

Il progetto dei lavori di riqualificazione del Pala Nesima curato dallo studio Ardesia s.r.l., che secondo le stime dei tecnici dureranno 18/24 mesi, mira alla riduzione delle carenze strutturali del quartiere e migliorare la vivibilità dello spazio urbano, con effetti anche sugli ambiti circostanti e alla ricostituzione di una identità urbana e di quartiere attraverso attività di incontro e socializzazione. In particolare, gli interventi previsti in progetto riguardano nuove pavimentazioni di tutto l’impianto sportivo, infissi interni ed esterni, ripristino dei servizi igienici e spogliatoi, nuove opere in ferro (grate e parapetti), nuovi impianti di illuminazione, climatizzazione, elettrico, antincendio e idrico-sanitario.

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