SANTA VENERINA (CATANIA) – Era primo pomeriggio quando la tranquilla routine di una 80enne di Santa Venerina è stata bruscamente interrotta da una chiamata al telefono fisso da parte di una sedicente marescialla dei carabinieri che la informava che suo figlio era stato arrestato per aver causato un grave incidente stradale e che per liberarlo era necessario pagare una cauzione di 5.000 euro. L’anziana ha spiegato di non avere in casa tutti quei contanti. La truffatrice, le ha fornito subito un’alternativa, dicendole che sarebbero andati bene anche oggetti in oro al posto del denaro. L’imbrogliona dunque ha convinto la signora a preparare un sacchetto pieno di gioielli, i ricordi di una vita, inviandole a casa nel giro di pochi minuti una complice per il ritiro.
Nel frattempo, per assicurarsi di non essere disturbate, le due hanno contattato anche il marito della signora, avendo appreso il suo numero durante la telefonata con la moglie, dicendogli di andare una caserma di Catania, per allontanarlo dal paese e tenerlo occupato. Dopo aver consegnato i suoi beni, l’ottantenne ha chiamato i carabinieri di Giarre raccontando ciò che le era accaduto e a quel punto ha scoperto il raggiro. E’ stata subito inviata a casa sua una pattuglia di “veri” carabinieri, i quali hanno raccolto quanti più indizi possibili per identificare le truffatrici. Visionate, poi, le riprese dei sistemi di videosorveglianza della zona, i militari hanno scoperto la targa dell’auto utilizzata dalla complice, accertando che era stata noleggiata nel quartiere Picanello di Catania.
La macchina è stata rintracciata e le donne, due catanesi di 30 e 43 anni con precedenti penali, sono state fermate. In macchina hanno trovato, nascosti sotto un sedile, 2 orologi e 2 collane alle quali l’ottantenne era molto affezionata. Le due truffatrici sono state denunciate.